Un ragazzo di 17 anni è morto durante un conflitto a fuoco tra la polizia e una coppia di rapinatori. La drammatica vicenda si è consumata nella notte a Napoli, nella zona di Via Duomo, in pieno centro cittadino. Uno dei colpi di pistola ha attinto il ragazzo ferendolo mortalmente. Il complice, il 18enne Ciro De Tommaso, figlio di Genny 'a Carogna, è già in manette.
Morto rapinatore 17enne
Stando alle primissime indiscrezioni, si tratterebbe di un servizio di controllo finito malissimo, con uno degli agenti costretto ad aprire il fuoco dopo esser finito nel mirino della coppia di malviventi. A quanto si apprende, la sparatoria sarebbe scaturita a seguito dell'intervento di una pattuglia dei Falchi per sventare una rapina ai danni di tre persone ferme in auto. A quel punto, ne sarebbe nato uno scontro armato. A farne le spese è stato il rapinatore 17enne, L.C. le iniziali del suo nome, che è rimasto senza vita sulla asfalto. Il complice, Ciro De Tommaso, 18 anni, è il figlio di Genny 'a Carogna, l'ex tifoso della Curva A che la sera del 3 maggio 2014 fu coinvolto nell'omicidio di Ciro Esposito alla fine del match Fiorentina-Napoli allo stadio Olimpico. Il ragazzo è già stato arrestato ed ora sarà ascoltato dai pm.
Lo scontro a fuoco con la polizia
Non è ancora stata definita con chiarezza la dinamica dell'accaduto. Le prime ricostruzioni riferiscono di una tentata rapina finita con una sparatoria tra i malviventi e la polizia. Il conflitto a fuoco si è consumato attorno alle 4.30 di domenica 4 ottobre nel cuore del centro storico partenopeo. I due rapinatori avrebbero affiancato a bordo di uno scooter altri tre persone ferme in auto nell'area tra via Duomo e via Marina, probabilmente per sottrarre loro via smartphone e denaro contante. In quel momento, un equipaggio dei Falchi di passaggio nella zona sarebbe intervenuto finendo col ritrovarsi una pistola puntata contro. Il minorenne avrebbe esploso un colpo contro i poliziotti che, di conseguenza, avrebbero reagito agli spari. A farne le spese sarebbe stato proprio il 17enne che è rimasto senza vita sull'asfalto. Il complice, invece, sarebbe stato condotto in questura. L'arma utilizzata per la rapina è stata sequestrata così come lo scooter, risultato rubato. Le indagini sono coordinate dall'aggiunto Raffaello Falcone.
Chi sono i due rapinatori
Entrambi i rapinatori erano già noti alle forze dell'Ordine per precedenti analoghi. Stando a quanto si apprende, il 17enne L.C. morto sarebbe residente nel quartiere Forcella, rione storico della capoluogo campano. Quanto al complice 18enne, invece, si tratterebbe di Ciro De Tommaso, figlio di Genny 'a Carogna, l'ex tifoso napoletano della curva A che la sera del 3 maggio 2014 fu immortalato allo stadio Olimpico di Roma prima della finale di Coppa Italia segnata dagli scontri sfociati nell’omicidio di Ciro Esposito. Lo apprende l'AGI da fonti giudiziarie. Gennaro De Tommaso è figlio di Ciro De Tommaso, ritenuto affiliato al clan camorristico del Rione Sanità dei Misso. La sua leadership nel tifo organizzato del San Paolo era iniziata dapprima come capo del gruppo dei 'Mastiffs', e successivamente alla guida dell'intera curva A del San Paolo. L'uomo è stato arrestato per traffico di droga e successivamente condannato a 16 anni, ridotti poi in Appello a 7 dopo la sua scelta di collaborare con la giustizia.
I precedenti di De Tommaso
Stando a quanto si apprende dal Corriere della Sera, Ciro De Tommaso aveva già dei precedenti con la giustizia. Nell’agosto dello scorso anno era stato sorpreso dai carabinieri in possesso di un coltello a serramanico nascosto negli slip mentre camminava lungo corso Vittorio Emanuele III. All’epoca il giovane, che i militari dell’Arma cercavano di rintracciare perché sottoposto a programma di protezione come il padre dopo la sua decisione di collaborare con la giustizia, aveva tentato di darsi e per questo era stato anche accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
Vittime tentata rapina ascoltate in questura
Al fine di ricostruire la dinamica esatta della vicenda, gli investigatori si sono avvalsi in primis della testimonianza della vittime della tentata rapina. Stando a quanto riferiscono fonti a vario titolo, le persone coinvolte avrebbero confermato la dinamica dell'accaduto. Un equipaggio dei Falchi sarebbe intervenuto in loro soccorso mentre la coppia di malviventi, armata, avrebbe intimato loro di vuotare tasche e portafogli minacciandoli con la pistola. Poi, gli stessi avrebbero esploso dei colpi contro gli agenti che hanno risposto agli spari.
Le parole del questore di Napoli
"Il capo della Polizia, con cui sono in costante contatto e che segue attentamente la vicenda, pur nel pieno rispetto degli esiti dei doverosi accertamenti della magistratura e dell'umana pietà per la morte di un ragazzo, mi ha raccomandato di rinnovare la sua vicinanza e il sostegno agli operatori della Polizia di Stato come delle consorelle forze di polizia che sono chiamati, rischiando la vita, ad affrontare un contesto criminale
diffuso ed estremamente pericoloso". Lo scrive in una nota il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, dopo il conflitto a fuoco che ha visto agenti dei Falchi e rapinatori affrontarsi in via Duomo.
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