Simulano un'emergenza per evitare il traffico di Napoli, il tutto filmato con il cellulare e pubblicato sui social. Una trovata che potrebbe avere delle conseguenze per le donne coinvolte nella vicenda. Identificata almeno una delle protagoniste del video, risultata, fra l'altro, essere una operatrice socio sanitaria. Ma vediamo cosa è successo.
Il filmato e la bufera social
Il video incriminato risale a qualche giorno fa, ed è stato segnalato dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli, indignato per l'accaduto.
Dal filmato si intuisce che le donne, a bordo di una Fiat 500, si trovano bloccate nel traffico della Galleria a Napoli. La conducente comincia a suonare ripetutamente il clacson, fingendo di avere un'emergenza e cercando in ogni modo di divincolarsi tra gli altri automezzi con la propria vettura. Allo stesso tempo, una ragazza semidistesa sul posto del passeggero, mostra un fazzoletto bianco dal finestrino, segnale di bisogno di soccorso.
Andando avanti nel video si comprende che le due non sono sole in auto. Si sentono infatti altre voci femminili, che rincarano la dose: "Pronto Soccorso", e ancora "Non si sente bene". Una delle donne commenta: "Scostumati, non si tolgono davanti".
La scena dura una ventina di secondi. Il filmato, pubblicato su TikTok, ha poi fatto il giro della rete. La condanna è stata unanime. Per alcuni è chiaro che si sia trattato di un'emergenza sanitaria simulata per evitare il traffico napoletano.
La condanna di Borrelli
Il video è stato girato a Francesco Emilio Borrelli, che ha espresso una dura condanna. "Dal filmato non si riesce a capire se le donne abbiamo proseguito nella loro messa in scena e siano andate fino in fondo. Anche se siano limitate all’intento è pur sempre un episodio vergognoso che abbiamo segnalato. Da quando poi esistono piattaforme social come Tik Tok che promettono visibilità e popolarità, e in certi casi anche denaro, stanno aumentando a dismisura gli episodi di idiozia e di incoscienza. Su questo servirà studiare un piano d’azione perché il fenomeno sta sfuggendo di mano", è stato il commento di Borrelli al programma radiofonico La Radiazza.
Identificata una delle donne
Pare che una delle protagoniste del video sia stata identificata, si tratta di una operatrice socio sanitaria impiegata in una struttura privata nella provincia di Napoli. Raggiunta telefonicamente dal programma La Radiazza, la donna si è difesa affermando che l'emergenza era reale. Sua figlia, incinta, aveva accusato un malore mentre si trovavano in viaggio. Da qui la decisione di esporre il fazzoletto e comunicare l'emergenza. Emergenza poi rientrata quando, giunte all'ospedale, la giovane in stato interessante si è ripresa, non avendo quindi più bisogno di ricevere cure mediche. A registrare il video, ha aggiunto la donna, sarebbe stata un'altra figlia.
Vera o falsa che sia questa storia, l'account TikTok, viste le enormi polemiche, è stato chiuso. Quanto al caso, Manuel Ruggiero, medico del 118 e presidente dell'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, ha spiegato a FanPage che simulare un soccorso significa prendersi gioco di chi sta guidando per strada, costituendo anche un pericolo per gli automobilisti.
"Potrebbe arrivare a configurare il reato di procurato allarme", ha dichiarato il dottor Ruggiero. "Bisogna sanzionare queste persone, non hanno alcuna scusante. Il fatto che la persona che guida l'automobile sia una operatrice sanitaria rende quell'episodio ancora più deprecabile", ha concluso.
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