Momenti di tensione e proteste dentro e fuori il carcere di Poggioreale di Napoli. Tutto è accaduto durante la notte, quando si sono svolte due manifestazioni non autorizzate. All’interno della casa circondariale, nei due reparti “Livorno” e “Salerno” i detenuti hanno dato vita a una forma di protesta molto rumorosa, mentre nella parte esterna 30 donne, congiunte dei carcerati, hanno lanciato bottiglie e pietre sia contro il cancello sia all’interno del parcheggio, per protesta contro il personale di polizia penitenziaria.
La morte di un carcerato pochi giorni fa ha scatenato l’ira dei detenuti. A raccontare l’episodio il segretario nazionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, Emilio Fattorello. “Le donne – ha detto – hanno sequestrato una decina di colleghi all’interno del parcheggio, impedendo loro di uscire. Gli agenti lo hanno potuto fare solo con l’intervento di carabinieri e polizia, anche se la macchina di qualcuno è rimasta colpita”.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, ricorda che sono stati numerosi gli eventi critici accaduti in carceri della Campania negli ultimi giorni e denuncia le gravi criticità operativi dei poliziotti penitenziari e il clima che si vive nelle case circondariali del Paese: “La situazione – spiega – si è notevolmente aggravata rispetto al 2017. I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti tra le sbarre delle carceri italiane nell’intero anno 2018 sono inquietanti: 10.423 atti di autolesionismo, 1.
198 tentati suicidi sventati in tempo dalle donne e dagli uomini della polizia penitenziaria (nel 2017 furono 1.135), 7.784 colluttazioni (che erano state 7.446 l’anno prima). Alto anche il numero dei ferimenti, 1.159, e dei tentati omicidi in carcere, che nel 2018 sono stati 5.
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