Bimbi ancora senza mensa: rabbia dei genitori davanti al Comune

Ci vorranno almeno altre due settimane per permettere ai piccoli studenti di poter pranzare all’interno del loro istituto scolastico. Un disagio enorme per le famiglie

Bimbi ancora senza mensa: rabbia dei genitori davanti al Comune

Passeranno circa quaranta giorni dall’inizio dell’anno scolastico prima che cominci a funzionare la refezione nelle scuole a tempo pieno di Napoli. La notizia è stata riferita direttamente dall’assessore cittadino alla Pubblica istruzione Maura Striano ai genitori degli alunni, i quali hanno protestato davanti al Comune per i ritardi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi. Ci vorranno, quindi, almeno altre due settimane per permettere ai piccoli studenti di poter pranzare all’interno del loro istituto scolastico. Un disagio enorme per le famiglie, specialmente quelle in cui a lavorare sono entrambi i genitori, costretti a fare i salti mortali per gestire l’anomala situazione.

Per questo motivo è partita la protesta che non accenna a placarsi nonostante le rassicurazioni dell’assessore. Troppo lontana la data del 24 ottobre per tranquillizzare i genitori che sono stati accompagnati al Comune da Maria Rosaria Fedele, dirigente del Servizio educativo dell’ente locale. “Come è noto l'iter, che è stato avviato a marzo – ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno Striano – riguarda una gara triennale che quindi prevede una copertura di lungo respiro e ci consentirà di partire con la refezione a inizio anno scolastico nel prossimo biennio. Alle famiglie sono stati illustrati tutti i dettagli della procedura e tutti i passaggi tecnici. Siamo al termine del processo e si prevede di poter iniziare con il servizio tra il 24 ottobre e il 2 novembre”.

Sempre al quotidiano di vico San Nicola alla Dogana hanno manifestato il loro malumore i rappresentanti dei genitori degli alunni. “Abbiamo chiesto – hanno detto le delegate Maria Colantonio e Carla Mare – di allineare quanto più possibile il Comune di Napoli alle tempistiche che in altre città e regioni accompagnano l'attivazione di questi servizi. In una città il vero decoro parte dai diritti. É ormai una pratica ricorrente la costante penalizzazione di giovani e famiglie.

Si concretizza nella mensa scolastica non attiva o di scarsa qualità, nella mancata apertura degli asili nido affidati peraltro ai privati, nell'assenza di risposte sugli impianti sportivi cittadini, nella inadeguatezza dei servizi pubblici essenziali”.

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