In sella al motorino rubato poco prima in centro, finisce in manette un minorenne nel quartiere di Ponticelli a Napoli. L’operazione porta la firma degli agenti in servizio presso il locale commissariato della polizia di Stato e si è registrata nel pomeriggio di lunedì quando è stato scoperto e arrestato un 17enne.
Tutto è iniziato quando i poliziotti hanno notato, nell’area di via Argine nel quartiere che si trova nella zona est del capoluogo campano, la presenza in strada di un motorino sul quale c’era un giovane mentre un altro suo coetaneo, in sella a un altro scooter, lo stava letteralmente trainando. Una situazione che ha fatto sorgere più di un dubbio agli agenti che, così, hanno voluto vederci chiaro. La coppia di ragazzi non s’è accorta della presenza dei poliziotti che, così, li hanno seguiti fino a un garage abbandonato dove, con ogni probabilità, erano diretti. A quel punto i tutori dell’ordine hanno deciso di intervenire e verificare cosa stesse accadendo. Sono riusciti a bloccare il ragazzo che si trovava sul motorino che veniva spinto dall’altro. Il secondo, invece, appena s’è accorto della presenza degli agenti ha accelerato ed è riuscito a fuggire in sella al suo scooter.
I poliziotti sono riusciti a procedere ai controlli sul motociclo. E dagli accertamenti è emerso che i loro dubbi erano fondati. Si trattava, infatti, di uno scooter che, solo poco tempo prima, era stato rubato nell’area di Via Marina. Il mezzo presentava alle verifiche degli agenti il dispositivo di bloccaggio antifurto dello sterzo rotto a causa, con ogni probabilità, di una manomissione. Era stato forzato per riuscire a portar via lo scooter da dove era stato parcheggiato. Il minorenne che lo aveva “trascinato” fino a Ponticelli è stato arrestato. Si tratta di un 17enne napoletano che ora dovrà rispondere dell’accusa di furto aggravato. Lo scooter, invece dopo gli adempimenti del caso, è stato restituito al suo legittimo proprietario.
L’operazione riporta l’attenzione sul fenomeno delle devianze giovanili che continuano a riempire le cronache cittadine, a Napoli come nelle altre grandi città d’Italia.
Non solo le baby gang, la cui violenza ed efferatezza rappresentano l’aspetto più visibile e drammatico del problema, ma anche il perdurare di comportamenti al di là della legge che continuano a interessare fin troppo da vicino alcuni settori della fascia di popolazione giovanile specialmente nelle aree periferiche.Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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