Il sindaco non gli concede la sala per l'assemblea, protestano gli operai a Pomigliano

In decine hanno partecipato al corteo che questa mattina ha sfilato lungo le strade di Pomigliano d'Arco. E i contestatori se la prendono anche con Salvini

Il sindaco non gli concede la sala per l'assemblea, protestano gli operai a Pomigliano

Il sindaco gli revoca l’autorizzazione a utilizzare la sala per un’assemblea pubblica e licenziati, disoccupati e operai scendono in piazza. Questa mattina a Pomigliano d'Arco (Napoli) decine di contestatori hanno sfilato in corteo lungo le strade del centro per protestare contro la decisione del primo cittadino di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo. Con “motivi di decoro urbano” è stata giustificata la decisione del sindaco di negare la sala convegni del Palazzo dell’Orologio, precedentemente concessa. Una punizione, quella inflitta agli operai. Per aver tappezzato selvaggiamente la città di manifesti che comunicavano l’iniziativa, un dibattito che era stato organizzato per discutere del reddito di cittadinanza.

“Sindaco Russo e ministro Salvini servi dei padroni”, era riportato sullo striscione che questa mattina era in testa al corteo di manifestanti. “Nella stessa giornata – hanno dichiarato in una nota i promotori dell’evento - era previsto anche un raduno regionale della Lega a Pomigliano che ufficialmente lo stesso partito avrebbe revocato.

Sebbene la nostra assemblea era stata già programmata da tempo e non nasceva in contrapposizione a quella della Lega, come operai e disoccupati che contrastano anche le politiche razziste e fascistoidi della Lega, avevamo annunciato che al termine dell’assemblea sarebbe partito un corteo contro la loro iniziativa elettorale. Le reali motivazioni politiche tuttavia - secondo loro - non sono emerse”.

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