La neve torna a imbiancare il Vesuvio

ll Vesuvio è stato innevato dalla cima fino alle quote più basse. La Protezione Civile della Regione Campania aveva diramato l'allerta gialla fino alle 8 di domenica mattina

La neve torna a imbiancare il Vesuvio

Sul Vesuvio è tornata la neve. Questa mattina i napoletani si sono svegliati con un notevole calo delle temperature e con la cima del vulcano imbiancata. Il Vesuvio è stato infatti innevato dalla cima fino alle quote più basse. Le piogge insistenti e i termometri in picchiata hanno portato alla formazione di un vasto strato di neve sul vulcano, che è stato visibile in queste ore dalle abitazioni del capoluogo campano e dei paesi della fascia costiera. Napoli è stata investita da un vento freddo che nella giornata di ieri, sabato 26 febbraio, ha determinato forti piogge e grandine. Oggi invece la città partenopea è baciata dal sole, con solo qualche nuvola all’orizzonte. Le temperature minime saranno sui 4 gradi, mentre le massime potranno sfiorare anche i 13 gradi centigradi.

L'allerta meteo di colore giallo

Nella giornata di ieri, la Protezione Civile della regione Campania aveva diramato una allerta meteo di colore giallo legata alla neve per sabato e domenica su gran parte del territorio, che avrebbe avuto validità fino alle ore 8 di questa mattina, domenica 27 febbraio. In particolare, le zone interessate erano la Zona 2 (Alto Volturno e Matese); la Zona 3 (Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini); la Zona 4 (Alta Irpinia e Sannio); la Zona 5 (Tusciano e Alto Sele); la Zona 6 (Piana Sele e Alto Cilento); la Zona 7 (Tanagro); la Zona 8 (Basso Cilento). La Protezione Civile della Regione Campania ha raccomandato agli enti competenti di metter in atto tutte le misure necessarie a mitigare e a contrastare i fenomeni attesi anche in linea con i rispettivi Piani comunali. Agli automobilisti è stato chiesto di mettersi in viaggio solo se dotati di pneumatici da neve.

Il rischio idrogeologico

L'allerta di colore giallo diramata dalla Protezione civile regionale era dovuta soprattutto al possibile rischio idrogeologico connesso alle abbondanti precipitazioni che erano state previste.

Oltre ai temporali, domani in Campania potrebbero verificarsi anche altri fenomeni, come i ruscellamenti superficiali e possibili fenomeni di trasporto di materiale, possibili allagamenti di locali interrati e di quelli ai piani terreni, lo scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse, l’innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con conseguenti inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali dovute a tombature e restringimenti, possibili cadute massi in diversi punti del territorio, e infine occasionali fenomeni franosi.

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