La verità del cardinale Sepe dopo le accuse di Report sulle chiese di Napoli

L'inchiesta del programma di Rai3 parlava di luoghi di culto sconsacrati e altri immobili dati in comodato d’uso ad associazioni private, le quali li utilizzano per usi commerciali. Curia di Napoli sotto accusa. Ma solo il 15% degli edifici è della Chiesa

La verità del cardinale Sepe dopo le accuse di Report sulle chiese di Napoli

Dopo l’ultima puntata di Report, la trasmissione televisiva di inchiesta giornalistica della Rai, si è alzato un polverone a Napoli. Sotto accusa era finita la curia partenopea sospettata di promuovere una gestione “inadeguata” del proprio patrimonio immobiliare. Luoghi di culto sconsacrati e altri immobili che sarebbero stati dati in comodato d’uso ad associazioni private, le quali li utilizzano per usi commerciali. Report si è domandato chi gestisce questi edifici e in che modo vengono ripartiti i ricavi del loro utilizzo. Un’inchiesta che ha gettato ombre sulla Chiesa napoletana, che ha reagito immediatamente. L’ex arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, al centro della vicenda per i giornalisti della Rai, ha indetto una conferenza stampa durante la quale è passato al contrattacco.

La posizione della curia è chiara: Report non avrebbe dato loro diritto di replica alle accuse ritenute infondate. Don Maurizio Patriciello, un sacerdote della provincia impegnato nelle battaglie contro la camorra e la Terra dei fuochi ha scritto un post sul suo profilo Facebook, in cui, indirettamente, ha preso le difese di Sepe. “Avete visto Report ieri sera? Mi era sembrato strano – ha scritto – che don Franco Cirino, mio amico, non avesse detto una sola parola riguardo a un bene della Curia di Napoli trasformato in un albergo (era stato intervistato dai giornalisti della Rai, ndr). Ho telefonato subito a don Franco. Era basito. Di cose lui ne aveva dette, e tante. Tutte completamente tagliate da Report. Don Franco, Economo della diocesi di Napoli, aveva spiegato agli italiani, credenti e non credenti, come stavano veramente le cose. Ma, evidentemente, a Report non interessava la verità. E ci ha propinato un servizio taglia- cuci per dire quello che fin dall’inizio avrebbe voluto dire. Mi dispiace tanto. Ho sempre apprezzato questa trasmissione. Ma oggi mi chiedo se tutti coloro che si rifiutano di essere intervistati non lo facciano per non essere strumentalizzati come è successo, ieri sera, a don Franco Cirino, al quale va tutta la nostra stima e il nostro affetto”.

Don Franco, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, nella parte non andata in onda, aveva detto che soltanto il 15% delle chiese di Napoli è della curia. Le altre sono dello Stato, fondo Fec, del Demanio e del Comune.

“Per le nostre – ha spiegato il cardinale Sepe in conferenza stampa – alcune molto antiche e talvolta in abbandono, abbiamo deciso di riaprirle ma non potendo assumerci tutto l'onere della ristrutturazione abbiamo creato una commissione e le abbiamo messe a disposizione gratuitamente. Chi le ha prese deve ristrutturarle. L'obbligo è di rispettare le finalità del luogo di culto. E infine non sub affittarle”.

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