Nasce un asse anti-scalate Parigi-Madrid

da Milano

Nel risiko europeo dell’energia si stanno delineando due assi: quello franco-spagnolo, impegnato a contrastare le Opa straniere lanciate da Enel ed E.On, e quello italo-tedesco che sostiene invece la necessità di mercati aperti. Significativamente ieri fonti spagnole parlavano di un pranzo di lavoro che si dovrebbe tenere lunedì prossimo a Madrid tra Josè Luis Zapatero e Dominique de Villepin che «hanno molte cose da dirsi sull’energia». Lunedì il presidente dell’Antitrust tedesca, Ulf Boege, si era invece pronunciato contro la linea francese, mentre il quotidiano Frankfurter Allgemeine ha accusato Parigi di protezionismo. E l’ex ministro francese Dominique Strauss-Kahn ha detto che la fusione Suez-Gdf «non ha logica economica».

Quanto al presidente dell’Antitrust italiano, Antonio Catricalà, ha chiesto che l’Ue faccia «un intervento forte» per dare «una risposta politica e non tecnica». Un sondaggio in Francia, infine, ha mostrato che la maggioranza dei risparmiatori è a favore dell’Opa di Enel. Pecunia non olet, anche se è italiana.

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