Nasce a Parma la prima sede europea del tribunale dei diritti degli animali

Le prime due cause provengono da Spagna e Belgio e una terza riguarda la gestione degli amici a quattro zampe di una famiglia che vive tra Roma e Budapest

Nasce a Parma la prima sede europea della camera arbitrale dei diritti degli animali, sezione europea del tribunale degli animali di Aidaa. Proprio dove l'associazione ha la sua sede principale verranno discusse già da settembre le prime cause europee, il cui giudizio verrà discusso secondo quelle che sono le normative comuni. Alla camera arbitrale potranno ricorrere tutti i cittadini residenti nell'Unione Europea, che hanno questioni aperte che vedono come protagonisti gli animali. Un collegio, composto da tre avvocati di diverse nazioni, di cui uno del paese di ciascuno dei ricorrenti, avranno lo scopo di individuare la soluzione al quesito posto tenendo conto principalmente di quello che è il bene dell'animale, che saranno prioritari rispetto alle esigenze dei singoli ricorrenti. Alla camera arbitrale europea saranno sottoposti casi riguardanti la gestione di coppia degli animali domestici, il diritto di tenuta dell'animale in caso di separazione di due coniugi o conviventi con residenza in due distinti paesi dell'Unione Europea. Ma potranno anche rivolgersi coloro che riterranno di individuare percorsi condivisi nella gestione degli animali di famiglia e coloro che ritengono di aderire alle normative europee dei diritti degli animali di affezione. magari perché nei loro paesi la normativa è più restrittiva rispetto alle norme europee.
La camera si riunirà mediamente una volta al mese e affiancherà l'attività ordinaria del Tribunale degli Animali, che continuerà a svolgere in maniera regolare le sue funzioni. «L'idea è nata quando ci siamo resi conto della necessità di trovare anche per gli animali un modo per dirimere le questioni che riguardano i nostri amici a quattro zampe - dice Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa -.

Abbiamo già le prime richieste di cause da discutere - conclude Croce - secondo quelle che sono le norme europee dei diritti degli animali, le prime due provengono da Spagna e Belgio ed una terza riguarda la gestione degli animali domestici di una famiglia che vive tra Roma e Budapest si tratta di questioni per i quali sono gia state avviate le fasi istruttorie e che saranno discusse nella prima seduta della camera arbitrale dei diritti degli animali europea prevista per la seconda metà del mese di settembre di quest'anno».

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