Giulio, lo "Sheldon" italiano con il super QI: a 10 anni va alle superiori

A soli 10 anni ha iniziato ad andare al liceo, primo caso di sempre in Italia: ecco chi è Giulio, il bambino prodigio con il quoziente intellettivo da record

Giulio, lo "Sheldon" italiano con il super QI: a 10 anni va alle superiori
00:00 00:00

Il suo compleanno è oggi: Giulio da Galatone, in provincia di Lecce, compie 11 anni il 29 giugno ma non è un bambino come tutti gli altri. Il suo quoziente intellettivo da record (146), gli sta consentendo di bruciare le tappe in ambito scolastico: si tratta del primo caso in Italia. Giulio farà il salto dalle elementari al liceo per poi ottenere il diploma di maturità quando avrà compiuto soltanto 16 anni.

Il racconto di Giulio

Per la prima volta è stato firmato a un protocollo d’intesa tra la scuola elementare (l’istituto comprensivo Polo 1 di Galatone), e la scuola Superiore "Enrico Medi" sempre della stessa città. "A settembre ho cominciato un percorso nella scuola superiore. Ero un po’ spaventato, ma anche felice", ha raccontato al Corriere. Si è detto felice anche dell'accoglienza ricevuta da tutti"anche se i ragazzi del quinto anno erano straniti nel vedere un bambino che sedeva al loro stesso banco". La sua più grande passione è l'ingegneria e da grande si vede programmatore o ingegnere informatico.

L'enorme sensibilità di questo bambino ha fatto sì che spendesse parole significative anche per i suoi ex compagni di classe delle elementari, ai quali ha detto di non essere "più intelligente di loro, sono soltanto diverso. E che ho bisogno di fare questo progetto". Come detto, anche se ha compiuto 11 anni oggi, il percorso al liceo lo ha intrapreso a poco più di 10 anni: la madre ha spiegato che il prossimo anno lo aspetta "un piano didattico personalizzato" che "pur frequentando le scuole medie, Giulio avrà la possibilità di seguire parallelamente le ore di algebra previste nel biennio della scuola superiore. Dopo la terza media, potrà accedere direttamente al terzo anno dell’istituto Medi".

La crescita, poi l'aiuto

Il piccolo è biondo, con i capelli ricci, e talmente intelligente da riuscire, all'età di tre anni, a comprare e alimentare con il nonno un pannello solare. "Eravamo esterrefatti quando riuscì ad alimentarlo da solo - aggiunge la madre - A quattro, invece, lo vidi per la prima volta leggere le etichette nei supermercati. E a cinque cambiava i sistemi operativi. Ma non era un bambino sereno: a sei ha chiesto aiuto. Così, con il supporto della dottoressa Manni, ma anche degli insegnanti, a piccoli passi ha imparato a stare con gli altri. E adesso è un undicenne che gioca a basket e suona la batteria".

Mamma e papà, insieme all'esperta della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, seguono la sua crescita quotidianamente. "Con la diagnosi Giulio ha finalmente dato un nome al suo modo di essere.

Non ha mai chiesto giocattoli, neanche a Babbo Natale". Adesso è tempo di divertirsi, la scuola è finita e per Giulio si spalancano le porte dell'estate prima di rimettersi sui libri a settembre continuando a nutrire i suoi sogni.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica