62mila truffatori per un totale di 665 milioni di euro sottratti alla casse dello Stato. Questi sono gli ultimi numeri agghiaccianti, pubblicati dalla Guardia di Finanza, sulla “prodezza” targata 5stelle che prende il nome di reddito di cittadinanza. Il cavallo di battaglia grillino e poi contiano, secondo le indagini delle fiamme gialle, avrebbe causato una perdita di denaro enorme per lo Stato e quindi, di conseguenza, per tutti i contribuenti italiani.
I dati della Guardia di Finanza
Poco importa se il reddito giallo sia stato abolito da più di un anno dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Sono infatti oltre 62 mila i soggetti che, da quando è entrato in vigore il sussidio nel 2019, in modo fraudolento sono riusciti a incassare la cifra spropositata di 665 milioni di euro. Il dati delle indagini della Guardia di Finanza, ripresi dal Corriere della Sera, sono completi e riguardano tutto il territorio nazionale: sono state elaborate e sviluppate una serie di analisi mirate che sono state in grado di far emergere i cosiddetti “indici di rischio”, cioè dei campanelli d’allarme su soggetti che potevano aver incassato il sostegno senza averne diritto.
Il fenomeno delle truffe
Ma come se non bastasse, le cifre rappresentano solo “la punta dell’iceberg” di un sistema di sprechi ancora più preoccupante. Il fenomeno delle truffe subite dallo Stato risulta ancora il vero tallone d’Achille del Belpaese. Per esempio, se si parla del sussidio grillino, tra aprile 2019 e il 31 dicembre 2023, quando il reddito di cittadinanza è stato definitivamente eliminato, lo Stato ha versato più di 34,5 miliardi di euro ad oltre 1,1 milioni di famiglie alle quali è andato un assegno medio mensile di 540,38 euro. La percentuale delle truffe è a dir poco preoccupante. Dall’entrata in vigore del reddito di cittadinanza allo scorso mese di novembre, le Fiamme gialle hanno portato a termine 75.910 interventi che in 60.111 casi, hanno consentito di portare alla luce 62.215 persone che sono sospettate di aver percepito fraudolentemente contributi per un totale di 665 milioni di euro. Che, tradotto in percentuali, si parla del 79,55 del totale.
I due casi più gravi
Tra le truffe più gravose, vale la pena segnalare quella scovata dalla procura di Milano grazie alle indagini della Guardia di Finanza di Cremona e di Novara che hanno portato a metà 2022 ad un totale di 21 arresti per associazione per delinquere, truffa aggravata ed estorsione. I protagonisti erano riusciti a mettere mano a oltre 20 milioni di euro, che potevano moltiplicarsi fino a 80mila, grazie a ben novemila domande di reddito false che erano già state presentate e, soprattutto, grazie alla complicità di una società e di alcuni Caf di Milano. Tra questi, uno degli indagati aveva avuto la “geniale” idea di esibirsi in un video su Tik Tok che lo mostrava mentre sventolava una montagna di banconote. All’interno della cerchia eterogenea di truffatori c’è chi, come le due persone denunciate a Cesena, continuava a prendere il sussidio nonostante la vincita di circa mezzo milione di euro a testa con le scommesse online.
Il ruolo della criminalità organizzata
Dietro ai singoli casi, come spesso accade, si nasconde un pesce molto più grosso.
I dati della Guardia di Finanza ci dicono che dietro a queste persone si nascondo soggetti spesso appartenenti alla criminalità organizzata. Una sorta di “regia” esterna una organizzazione che coinvolgeva centri di assistenza fiscale (Caf) e Patronati compiacenti che istruivano le pratiche falsificando i dati dei richiedenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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