Oggi il cielo piange a Palermo, ma i cittadini sorridono e festeggiano per l’arresto di Matteo Messina Denaro, il super boss latitante di Cosa Nostra. È calato un silenzio tombale presso la clinica privata della Maddalena di Palermo, dove questa mattina è stato arrestato il boss Matteo Messina Denaro, ricercato dalle autorità italiane da oltre trent’anni. “I giornalisti non possono entrare e fare foto nella clinica, fuori da qui”, urla un addetto alla sicurezza posto davanti uno degli ingressi della Maddalena. Davanti a lui decine di cronisti che tentano di fotografare l'entrata della clinicac, dove poche ore prima il boss è stato arrestato.
L'incredulità dei palermitani
Gli unici suoni che spezzano l’inspiegabile silenzio sono le sirene delle volanti dei carabinieri, che dalle nove di questa mattina entrano ed escono continuamente dalla clinica e la forte pioggia che oggi si è abbattuta sul capoluogo siciliano. Non tutti hanno appreso dell’arresto dell’erede di Totò Riina, qualcuno passando davanti ai giornalisti chiede "Ma che è successo? È morto qualcuno?".
Una città in festa per l'arresto del boss
“Non avremmo mai potuto immaginare che Matteo Messina Denaro si curasse nella nostra stessa clinica - dicono a ilGiornale.it una coppia di anziani, appena usciti dalla Maddalena - siamo molto felici che finalmente l’uomo sia stato consegnato alla giustizia, anche se ancora molti interrogativi sono da chiarire”. Davanti la clinica alcuni palermitani hanno iniziato a suonare il clacson della macchina a suon di festa. “Ti hanno preso, finalmente”, urlano quattro giovani davanti al cancello, tra mille sorrisi di chi non deve avere più paura.
La gente scende per strada
Palermo è in festa così come l’Italia intera, centinaia di cittadini, sopratutto nei quartieri popolari, sono scesi per strada per applaudire i carabinieri. A un certo punto passa una volante, non è quella che trasporterà Messina Denaro in una località anonima per gli interrogatori, ma loro non lo sanno e urlano a squarcia gola Grazie per averci liberato.
Il boss sconfitto non alza lo sguardo
Il video in cui Matteo Messina Denaro viene scortato verso una gazzella dei carabinieri ha già fatto il giro del web, pubblicato dalle principali pagine di informazione e dai politici locali, che brindano alla vittoria dello Stato.
Il boss nel video è visibilmente provato - vestito beige, con un cappello di lana e gli occhiali da sole per coprire gli occhi -, stanco, dopo un’intera vita passata a scappare dallo Stato.
Hanno assistito al suo arresto decine di pazienti che si sono lasciati ad uno scrosciante applauso. Messina Denaro non alza mai lo sguardo, è sconfitto, ferito nell’animo e nell’orgoglio. Lo Stato ha vinto contro la mafia un’altra volta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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