Mangia formaggio con latte crudo. Bimba di un anno in ospedale, allarme in tutta Italia

La piccola è stata ricoverata per una tossinfezione dopo aver consumato un prodotto venduto in tutto il Paese. Caseificio nella bufera

Mangia formaggio con latte crudo. Bimba di un anno in ospedale, allarme in tutta Italia
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Allarme nel Paese dopo che una bambina di un anno, residente a Cortina d'Ampezzo (Belluno), è finita in ospedale dopo aver mangiato del formaggio con del latte crudo. La piccola, ricoverata per una tossinfezione da ShigaToxin-producing Escherichia Coli (Stec), è fortunatamente riuscita a riprendersi, mentre in tutta Italia è scattato il ritiro del prodotto.

L'organizzazione sanitaria veneta Ulss 1 Dolomiti ha dato la notizia nel corso della giornata di ieri, martedì 26 novembre. Secondo quanto riferito, la bimba si sarebbe sentita male dopo aver mangiato un pezzo di formaggio Saporito della Val di Fassa, un tipo di latticino prodotto con latte crudo e realizzato all'interno del caseificio sociale di Predazzo e Moena in Trentino. Dopo aver accusato il malore, la piccola è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale San Candido, in Alto Adige, per poi essere trasferita a Brunico, a Bolzano e infine a Padova. Le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate e per tale ragione si era reso necessario il trasferimento. Per fortuna le cure dei medici hanno fatto effetto e la bambina è riuscita a riprendersi.

Gli esami condotti sulla piccola hanno riscontrato una tossinfezione da ShigaToxin-producing Escherichia Coli, che ha infine scatenato una Sindrome emolitico-uremica (Seu). Il caso di intossicazione è stato quindi segnalato alla Ulss Dolomiti di Belluno, che ha diramato l'allarme. La sindrome da cui è stata colpita la bambina è di natura gastrointestinale, ma nei casi più gravi possono essere coinvolti anche i reni e si vengono a creare dei trombi all'interno dei vasi sanguigni. La sindrome è infatti emolitica poiché si degradano i globuli rossi, e uremica perché l'accumulo di urea, prodotto di scarto del sangue, finisce col danneggiare i reni. Grazie ai medici del reparto di Nefrologia pediatrica dell'ospedale di Padova la bambina si è salvata, e lunedì scorso è stata dimessa.

Il caso ha naturalmente fatto scattare le indagini. A quanto pare l'Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria del Dipartimento di prevenzione dell'Ulss Dolomiti ha già cominciato le prime verifiche sul territorio. "È verosimile che all'origine dell'infezione ci sia una correlazione con il consumo di un formaggio a latte crudo prodotto in un caseificio della valle di Fiemme", ha fatto sapere l'azienda sanitaria.

Gli esami condotti su alcuni campioni del formaggio Saporito della Val di Fassa hanno evidenziato una positività all'Escherichia Coli. Da qui il richiamo del lotto, che è scattato su tutto il territorio nazionale. Il tipo di formaggio in esame, infatti, viene prodotto con latte crudo non pastorizzato, cosa che potrebbe portare alla sopravvivenza di patogeni. Tutti ricordano il triste precedente del 2017. Il piccolo Mattia, di soli 4 anni, era finito in coma vegetativo per aver mangiato del formaggio contaminato.

"Non è possibile che in Trentino si continui con questi casi. Fortunatamente sembra che la bambina stia bene. Non è accettabile che dai caseifici esca ancora formaggio da latte crudo con Escherichia Coli.

O le analisi non hanno senso o qualcuno mente. Questa volta è andata bene, ma si scherza con la salute dei bambini", ha commentato al Corriere Giovanni Battista Maestri, il papà di Mattia.

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