Botti di Capodanno tra divieti e limitazioni: ecco tutte le regole delle città

A Roma, il divieto è categorico, mentre a Milano si raccomanda solo moderazione

Botti di Capodanno tra divieti e limitazioni: ecco tutte le regole delle città

L’uso di botti, petardi e fuochi d’artificio a Capodanno varia da città a città. A Roma, il divieto è categorico, mentre a Milano si raccomanda solo moderazione. Torino impone restrizioni assolute, mentre a Napoli non ci sono regolamenti specifici. Le amministrazioni locali adottano misure differenti per affrontare la notte di San Silvestro. Ecco un riepilogo delle ordinanze.

Milano

Il Comune di Milano invita a non sparare botti per evitare l’inquinamento da PM10, ma non può vietarli poiché il TAR ha annullato nel 2022 il divieto previsto nel Regolamento per la qualità dell’aria. La sentenza ha invalidato il provvedimento, ritenendolo probabilmente oltre le competenze comunali. Milano punta quindi sulla sensibilizzazione, mentre altri comuni lombardi emettono ordinanze temporanee per motivi di sicurezza o ambiente.

Roma

A Roma, il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato un’ordinanza che vieta l’uso di fuochi d’artificio e materiali pirotecnici, anche se di libera vendita, per motivi di sicurezza. Il divieto riguarda tutti i dispositivi esplosivi o con effetti sonori e visivi (come petardi, razzi e candele romane). Le violazioni comportano multe da 25 a 500 euro e il sequestro del materiale.

Lombardia

A Bergamo, Pavia, Varese, Como e Mantova il divieto entra ufficialmente in vigore con un approccio di tolleranza zero, senza eccezioni previste, per garantire il rispetto delle nuove regole. A Brescia, invece, la misura sarà applicata soltanto all’interno del centro storico, una zona dove si prevede una maggiore affluenza di persone, mentre a Cremona il provvedimento sarà circoscritto ai luoghi pubblici, come piazze e spazi aperti destinati alla collettività. Questa differenziazione rispecchia l’intento di calibrare le restrizioni in base alle esigenze specifiche di ciascun territorio.

Napoli

A Napoli non sono previsti divieti sui botti, mentre a Salerno sono vietati durante tutto il periodo festivo nelle aree pubbliche (eccetto durante i festeggiamenti e gli spettacoli autorizzati). A Benevento, invece, i botti sono vietati del tutto. Caserta adotta un approccio più flessibile, raccomandando ai cittadini di prestare attenzione e richiamando il regolamento che proibisce l’uso di mortaretti, petardi e altri dispositivi pirotecnici in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché in spazi privati, qualora possano causare pericoli, disturbi al riposo, stress o minacce per gli animali.

Firenze

A Firenze, per le celebrazioni di Capodanno, è vietato detenere ed esplodere artifici pirotecnici in tutti gli spazi pubblici o accessibili al pubblico del centro abitato, dalle 17 del 31 dicembre alle 7 del 1° gennaio. Chi non rispetta questa regola rischia sanzioni fino a 500 euro. Anche a Siena, dalle 17 del 31 dicembre alle 6 del 1° gennaio, scatta il divieto di esplodere botti e petardi nelle aree dove si svolgeranno eventi musicali organizzati dal Comune.

Toscana

Ad Arezzo il divieto è in vigore dalle 18 del 31 dicembre fino alle 6 del mattino successivo, mentre a Pistoia lo stop comincia già alle 12 del 31 dicembre. A Lucca, il divieto di utilizzare petardi è previsto dal pomeriggio del 31 dicembre fino alla mattina del 1° gennaio, come stabilito dal regolamento di Polizia Urbana, valido anche per il 2024. Queste regole puntano a garantire la sicurezza pubblica e a limitare disagi, inclusi quelli per gli animali.

Marche

Nelle Marche, i botti di Capodanno sono vietati in tutti i capoluoghi di provincia e in molte altre città. Ad Ancona, il divieto è sancito dal regolamento di polizia municipale, e il Comune ha diffuso un appello del Garante degli animali per sensibilizzare i cittadini sui danni che i forti rumori possono causare agli animali. Il divieto si applica anche in altre città come Macerata, Jesi, Ascoli Piceno, Pesaro e Fano, con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e il benessere degli “amici a quattro zampe”.

Abruzzo

In Abruzzo, i botti sono vietati anche nelle quattro città capoluogo. A Chieti e all’Aquila il divieto è permanente, valido tutto l’anno. A Pescara e Teramo, invece, il divieto è stato introdotto da specifiche ordinanze dei sindaci in occasione delle festività.

Calabria

A Reggio Calabria i botti e i petardi sono vietati per tutta la durata delle festività natalizie, come stabilito da un’ordinanza emanata il 24 dicembre, valida fino alle 24 dell’8 gennaio. Non risultano, al momento, provvedimenti analoghi in altre città principali della regione.

Sardegna

In Sardegna, ordinanze contro i botti sono state emesse a Sassari, Olbia e Quartu Sant’Elena. A Cagliari, invece, non ci sono nuove disposizioni specifiche, ma il regolamento di Sicurezza e Polizia Urbana già in vigore vieta l’uso di petardi e fuochi d’artificio.

Liguria

A Genova, dal 31 dicembre 2024 (ore 19:00) al 1 gennaio 2025 (ore 7:00), è vietato l’uso di fuochi d’artificio su tutto il territorio comunale. Stessa misura a Savona, dal 30 dicembre (ore 14:00) al 1 gennaio (ore 23:59).

Umbria

In Umbria, Comuni come Foligno, Assisi e Spoleto hanno vietato i fuochi d’artificio, ma Perugia non ha ancora adottato misure simili.

Basilicata

A Potenza, il divieto di botti è in vigore fino al 7 gennaio 2025. A Matera, fino al 20 gennaio. Entrambe le ordinanze comprendono anche il divieto di raccogliere artifici inesplosi.

Molise

A Campobasso, Isernia e Termoli sono in vigore ordinanze anti-botti. A Campobasso, il divieto riguarda il Natale e la notte di San Silvestro. A Isernia, il divieto va dal 20 dicembre al 7 gennaio. A Termoli, il divieto riguarda piazza Vittorio Veneto e le aree limitrofe dal 31 dicembre al 1 gennaio.

Piemonte

Nel Piemonte, inclusi i principali centri come Torino, è vietato l’uso di botti e petardi di Capodanno. A Torino, il divieto è stabilito dal regolamento di Polizia urbana, che vieta “l’esplosione di botti o petardi di qualsiasi tipo” in tutti i luoghi pubblici o privati, sia al chiuso che all’aperto, dove si svolgono eventi pubblici o ci sono persone. Lo stesso vale per altre città come Vercelli e Alessandria, dove il divieto è incluso nel regolamento di Polizia urbana. A Alba, invece, è stata necessaria una specifica ordinanza. A Verbania, il divieto è simile, ma è consentito l’uso di articoli pirotecnici durante i festeggiamenti di Capodanno, purché vengano utilizzati in luoghi isolati e in modo sicuro.

Veneto

Venezia ha già stabilito il

divieto di botti nel suo territorio, inclusi i centri abitati, senza necessità di un’ordinanza speciale. A Treviso, invece, è stato emesso un provvedimento che vieta l’uso di petardi e articoli pirotecnici fino al 7 gennaio.

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