Roberto Burioni contro Ilaria Muller. Il virologo, noto volto tv e altrettanto noto per il carattere fumantino, docente Ordinario di Microbiologia e Virologia all'Università Vita salute San Raffaele di Milano ha trovato un nuovo bersaglio. Sollevando però una questione piuttosto complessa. Questa volta a finire nel mirino è una collega, Ilaria Muller, appena nominata professoressa associata di Endocrinologia all'Università Statale di Milano. La ricercatrice universitaria di tipo B il 15 ottobre posta su facebook un post con tanto di tabella per "celebrare" il "terzo tristissimo anniversario del fu (per ora, e mi auguro per sempre) Green Pass, meglio ricordare ancora una volta la differenza fondamentale tra fatti e persone. I primi non mentono mai, le seconde si".
Nello schema la docente analizza le informazioni sui vaccini anti Covid dividendo tra "informazione main stream" e "controinformaizone e medici sospesi" mettendo in bocca per altro all'informazione mainstream delle asserzioni non vere. Muller afferma poi che "i vaccini anti Covid non sono testati, ma solo sperimentali" e non supportati da adeguati studi sulla sicurezza. Ancora, scrive che gli effetti collaterali sono ampiamente sottostimati e non vengono riportati adeguatamente. «Bestialità che denotano una ignoranza di profondità immensa e una somaraggine degna del più fanatico no vax», secondo Burioni.
Muller per altro a settembre ha vinto un Premio poster clinico - "ricevuto proprio per il mio lavoro “eretico” - dell'Associazione Europea tiroide per il suo studio sulla correlazione tra l'aumento dei disturbi dell'occhio legati alla tiroide a seguito del vaccino anti Covid.
Burioni attacca dunque la Statale per aver permesso che un ricercatore no vax possa diventare professore associato. "Nonostante le prese di posizione pubbliche durante la pandemia a fianco di organizzazioni novax e medici protagonisti delle campagne contro il vaccino, Ilaria Muller nel 2024 è stata promossa da ricercatore universitario di tipo B a Professore Associato di Ruolo. In altre parole, davanti alle sconcertanti dichiarazioni di questo medico, l'Università Statale di Milano non è rimasta con le mani in mano. Ha messo la dottoressa Muller in cattedra. (...) Come vedete il merito viene premiato".
Dall'ateneo fanno notare come il fatto di vincere un concorso per professore associato non sia un premio, e che per poter accedere a un qualsiasi concorso pubblico sia necessario avere l'abilitazione scientifica nazionale rilasciata dal Mur.
Il caso comunque è all'attenzione della commissione. Stesso discorso per il l'IRCCS Policlinico, dove la dottoressa lavora nel team di endocrinologia: gli uffici competenti di via Sforza stanno analizzando la situazione , complessa dal punto di vista scientifico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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