Il caro energia è la piaga che ha travolto le famiglie italiane nell’ultimo anno. La causa principale, sicuramente, è la guerra tra Russia e Ucraina ma sembrerebbe esserci anche chi, cavalcando l'onda degli aumenti, avrebbe gonfiato le bollette in modo spropositato. Ad essere accusata è Estra Energia - come denuncia Federconsumatori - azienda toscana che opera in tutta Italia e che sembrerebbe aver raddoppiato, se non triplicato, il prezzo del gas. Ma la società replica: "Tutto falso".
Ma andiamo con ordine. Secondo quanto dichiarato dal presidente di Federconsumatori Toscana Luca D’Onofrio a La Nazione: "Sono davvero tanti i casi per fatture particolarmente onerose. E a seguito di queste segnalazioni abbiamo riscontrato che in molti casi Estra, nell’arco del 2022, aveva modificato unilateralmente il contratto, passando dal prezzo fisso a quello variabile".
Le bollette infatti sono passate da 300 a quasi 800 euro e questo perché la società fornitrice avrebbe cambiato il prezzo del gas al metro cubo. Estra sarebbe passata da un valore di 0,70 al metro cubo a circa 2,65. Sarebbero arrivate oltre 800 segnalazioni - 350 nell’ultimo mese, tra telefonate e reclami - solo in Toscana, territorio dove la società opera maggiormente, in particolare nelle città di Arezzo, Prato, Firenze e Siena.
Estra avrebe riportato in fattura il “nuovo” prezzo del gas. Secondo Federconsumatori: "L’aumento non derivava solo dal generico aumento ma dalla vera e propria ricontrattazione" che la società avrebbe deciso senza comunicarlo ai consumatori.
Ma Estra Energie respinge le accuse e sottolinea che "abbiamo promosso vari incontri con Federconsumatori e siamo sempre stati disponibili al confronto, nonché a fornire i chiarimenti richiesti per risolvere i problemi dei propri clienti". Inoltre, l'azienda precisa che: "Estra Energie non gonfia le bollette e non truffa i contribuenti. In tema di rinnovi contrattuali Estra Energie ha sempre agito nel rispetto delle normative vigenti, che prevedono di: comunicare al cliente la variazione del listino tre mesi prima della scadenza delle “Condizioni tecniche economiche” contrattuali, tramite una comunicazione scritta o tramite invio email se acquisita. Il cliente in questo lasso di tempo è quindi libero di accettare o meno la modifica contrattuale; non proporre, fino al 30 giugno 2023, ai clienti del mercato libero modifiche unilaterali delle condizioni economiche contrattuali non scadute, in ottemperanza a quanto previsto dai decreti Aiuti bis e Milleproroghe. Le proposte contrattuali di rinnovo sono state quindi inviate unicamente per i contratti gas in scadenza, così come previsto dalla normativa.
Le logiche che orientano le politiche della nostra società non sono mai state di tipo speculativo, senza eccezioni nell’attuale contesto di grave crisi energetica, dove le nostre scelte sono state prioritariamente orientate a garantire la sicurezza negli approvvigionamenti, l’affidabilità e la qualità dei servizi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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