Che a Casamicciola potesse verificarsi qualcosa di molto grave a causa delle forti piogge qualcuno lo aveva predetto. Non stiamo parlando di un veggente ma dell’ingegnere Giuseppe Conte, ex sindaco della località sconvolta dal forte maltempo che si è abbattuto sulla Campania lo scorso fine settimana e già funzionario della Regione Campania quale responsabile del servizio tecnico del demanio e del patrimonio.
In un filmato caricato su YouTube dal giornalista ischitano Gennaro Savio l’ex primo cittadino aveva espresso il suo parere sui potenziali rischi che correva il comune della provincia di Napoli. L’ingegnere aveva posto l’accento sugli interventi da compiere in tempi stretti.
Non bisogna andare troppo indietro nel tempo per trovare il video. Il documento, infatti, risale all’ottobre di quest’anno. In quell’occasione Conte aveva parlato di quanto accaduto dopo l’alluvione del 2009. Da quell’anno a oggi, ha affermato l’ingegnere, "sono stati stanziati dei fondi e ci sono stati dei commissariamenti per quanto riguarda il dissesto idrogeologico dell’isola d’Ischia e di Casamicciola. Di questi lavori, tre milioni e centomila euro per i lavori al Cretaio, un milione e centomila euro per quanto riguarda gli altri alvei, altri centottanta mila euro per la pulizia degli alvei, sono tutti fermi tranne il lavoro agli alvei di un milione e centomila fatto dalla Provincia... che è stata appaltata nel 2018 e che speriamo che inizino perché a seguito della frana alle Terme la Rita ci sono pericoli per l’ospedale di Lacco Ameno, la scuola media e le case popolari... e quindi ogni qualvolta c’è l’allerta meteo si dovrebbero prendere decisioni".
Per illustrare la situazione Savio e Conte avevano raggiunto Cava Pozzillo, una delle cave di Casamicicola Terme. L’ex sindaco non solo era stato molto duro ma aveva al contempo chiesto azioni concrete in tempi rapidi. "La situazione è critica. Speriamo che in questa cava si intervenga urgentemente con i lavori già appaltati dal Comune di Casamicciola Terme”, aveva affermato Conte.
Quest’ultimo si era augurato che i lavori potessero iniziare "prima delle piogge in modo da liberare l’alveo e l’acqua possa defluire liberamente a mare. Perché l’alveo è otturato dal materiale franato e questo impedisce il regolare flusso dell’acqua e creare problemi di stabilità alle pareti della cava".
Lo stesse ingegnere aveva poi evidenziato quale era il rischio che si poteva correre se non si interveniva con prontezza. Per l’ex sindaco è necessario intervenire immediatamente su tutti gli alvei.
"Il rischio è che possiamo ritrovarci nella stessa situazione del 1910 perché se non si fa la manutenzione, se non si riesce a deviare il corso d’acqua, se non si riesce a mettere in sicurezza le griglie noi siamo in eterno pericolo".Conte ritiene che sia "grave" che il Commissario alla ricostruzione non abbia ancora redatto un piano per il dissesto idrogeologico.
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