
Siamo arrivati al punto che esistono femminismi più femministi di altri. È il paradosso della nostra società, dove a tendenza è quella di spingersi sempre più verso gli estremi, con risultati che sono ben immaginabili. L'ultimo caso è proprio quello della galassia femminile, che da tempo mostra delle spaccature interne e che ora sono state esplicitate dal gruppo Qumi-Italia, un collettivo formato da donne arabo-palestinesi, di recente costituzione, che punta il dito contro tutti i collettivi femministi che non hanno le donne nere e arabe come proprio riferimento e/o centro di interesse.
"Qumi esprime con forza la sua indignazione e il suo fermo rifiuto verso qualsiasi forma di femminismo coloniale, bianco-centrico e neoliberale", scrivono nel proprio comunicato, che sembra essere una dichiarazione di intenti e di scontro con i collettivi già esistenti. "Riaffermiamo il nostro sostegno e la nostra ammirazione per le donne palestinesi e per tutte le donne vittime della violenza coloniale sionista", aggiungono da Qumi, che in arabo, come spiegano loro stesse, vuol dire "alzati". Ormai il femminismo è stato depauperato di qualunque suo significato: non esiste più il concetto di "donne per le donne", di solidarietà femminile. I movimenti femministi degli anni Settanta avevano obiettivi alti e trasversali, non erano politicizzati e soprattutto non guardavano se c'erano diritti di "bianchi" o "neri". Le femministe nel Novecento si battevano per i diritti delle donne, stop.
Oggi siamo arrivati alla selezione dei diritti e a una divisione tra femministe, con gruppi che accusano altri di perseguire un interesse bianco-centrico. "Sosteniamo le eredità di solidarietà tra le comunità palestinesi, nere, indigene, femministe del Sud del Mondo, che hanno lottato fianco a fianco all’interno di movimenti anticoloniali, anticapitalisti e antirazzisti globali", scrivono da Qumi, per poi aggiungere, svelando la propria natura: "Che il cambiamento in Italia continui, ispirato dalla forza delle donne palestinesi e dall’eroica resistenza della Striscia di Gaza".
Quella che chiamano "eroica resistenza" di Gaza è forse Hamas? Chissà cosa ne pensano dalle parti di Non una di meno, e tutti i gruppi i femministi, di questa accusa, di essere tacciare come movimento bianco-centrico, loro che da qualche tempo riescono a puntare il dito solo contro i "figli (bianchi) sani del patriarcato". Si trova sempre, ovunque ci si giri, qualcuno che è più realista re.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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