"Circondati da 40 uomini e poi toccate". La studentessa conferma le violenze in Duomo a Capodanno

La ragazza belga ha riferito maggiori dettagli sui fatti di Capodanno di cui sarebbe stata vittima con altri 5 amici a Milano. Farà denuncia nei prossimi giorni

Capodanno in piazza Duomo a Milano
Capodanno in piazza Duomo a Milano
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Arrivano ulteriori dettagli sulle presunte violenze di capodanno a Milano. Dopo la denuncia arrivata dalle colonne di un quotidiano belga, al quale una giovane ha raccontato quella definita come "una notte di terrore" vissuta nel nostro Paese insieme ad altri 5 ragazzi lo scorso 31 dicembre, la stessa studentessa ha ribadito tutto in un'intervista rilasciata all'Ansa. "L'aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti. Eravamo proprio all'ingresso della galleria (Galleria Vittorio Emanuele II, ndr), non molto lontani dalla postazione in cui c'erano alcuni poliziotti in Piazza Duomo, che erano all'esterno della galleria, sulla sinistra", spiega, aggiungendo dettagli al suo racconto.

Proprio alla polizia racconta di essersi rivolta con i suoi amici poco prima per chiedere informazioni per avere un taxi, in modo da tornare in sicurezza in hotel. Riferisce che a suo dire in quel momento gli agenti non sarebbero intervenuti in quanto "eravamo dietro a una colonna e c'era molta confusione, moltissima gente. Siamo stati circondati da tanti uomini, credo fossero 30 o 40". All'Ansa, la studentessa spiega che "tutti siamo stati toccati fuori e sotto i vestiti. Non ci hanno spogliati. Non siamo stati buttati a terra e non siamo caduti, anche perché era difficile solo muoversi: c'era moltissima gente". Racconta poi che sono riusciti a svicolare e a infilarsi nuovamente in Galleria, percorrendola tutta per poi sbucare dalla parte opposta, in quella che dovrebbe essere piazza della Scala. A quel punto sostiene che hanno trovato un'agente, una poliziotta "per raccontarle tutto".

Ancora non ci sono denunce depositate per la violenza ma, assicura la studentessa, "questa settimana andiamo alla polizia qui in Belgio per far denuncia". L'iter prevede la trasmissione della denuncia alle autorità italiane, che potranno iniziare le indagini e non è escluso che decidano di ascoltare la ragazza e i suoi 5 amici per avere dettagli su quanto accaduto. Verranno scaricate le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in piazza per verificare se sono stati registrati movimenti sospetti e per individuare eventuali responsabili. Sarà fondamentale ricostruire i fatti, anche perché esiste già un'indagine per individuare i soggetti responsabili degli insulti all'Italia e alle forze dell'ordine.

"Mi chiedo cosa aspetti il sindaco Sala a commentare questo gravissimo episodio e a ragionare seriamente su ciò che sta accadendo a Milano. Di nuovo violenze alle donne in Piazza Duomo dopo i drammatici fatti del 2022, senza dimenticare l'assalto alla polizia dell'ultimo anno a San Siro e le violenze del Corvetto dopo la morte di Ramy", è il commento dell'onorevole Silvia Sardone, eurodeputato della Lega. La parlamentare parla di "un'emergenza legata all'integrazione fallita" e di "una concezione delle donne come oggetto che purtroppo si diffonde nelle comunità islamiche". E rivolgendosi quindi alla sinistra italiana, che al governo italiano è all'opposizione ma al Comune di Milano è nella maggioranza, Sardone si chiede se "cercheranno di censurare o nascondere questa ennesima vergogna" o se "parleranno di nuovo di cittadinanza facile, di ius soli e ius scholae".

Questa vicenda, come altre del nostro Paese, conclude Sardone, "dimostra invece che servono norme più restrittive sulla cittadinanza perché sono troppi gli stranieri che delinquono e non meritano affatto di stare nel nostro Paese".

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