Nuovi attacchi dagli hacker filorussi: colpiti Quirinale, Csm e Fdi

Le istituzioni italiane finiscono di nuovo nel mirino del gruppo NoName057(16). Ma il Colle precisa: nessun attacco informatico al sito

Nuovi attacchi dagli hacker filorussi: colpiti Quirinale, Csm e Fdi
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Nuovo giorno, nuovo attacco hacker. Le istituzioni italiane finiscono di nuovo nel mirino del gruppo NoName057(16), che da oltre 10 giorni bersaglia i siti del nostro Paese per portare avanti la sua propaganda. Il modus operandi è sempre lo stesso, e si basa sulle offensive di tipo Ddos (Distributed denial of service). Oggi sono stati colpiti i portali del Quirinale, del Consiglio superiore della magistratura (Csm) e quello della sezione romana di Fratelli d'Italia. A loro si aggiungono come target i soggetti del settore Pubblica amministrazione e poste. "Inviati saluti DDoS all'infrastruttura Internet in Italia", hanno rivendicato i filorussi su X. Ma il Colle ha precisato che il proprio sito Internet non è stato oggetto di alcun attacco informatico.

Risultano non raggiungibili i Comuni di Pescara, Doues (Aosta) e Bionaz (Aosta). L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale è intervenuta subito per avvisare e supportare le vittime nel ripristino delle funzionalità. Sul punto si è espresso Filippo Sensi, senatore del Partito democratico, che ha chiesto alla politica di reagire in maniera concreta: "Le nostre istituzioni, a partire dal Quirinale, vengono attaccate da hacker ogni giorno, da quando la portavoce del Cremlino ha alzato il tiro contro il Presidente. E questo avviene da giorni. Nel totale silenzio della politica, tutta. Non basta la solidarietà, serve la denuncia".

Nella giornata di ieri sono stati bersagliati non solo la Pa locale e l'Ordine dei giornalisti, ma anche i siti dell'Associazione nazionale magistrati (Anm) e della Direzione investigativa antimafia (Dia). Tra i portali non raggiungibili figuravano quelli della Regione Friuli Venezia Giulia e dei Comuni di Brescia, Prato, Parma, Perugia e Rimini.

Sebastiano Callari, assessore ai Servizi informativi del Friuli Venezia Giulia, ha fatto sapere che si trattava di un attacco mirato a creare disservizi e non a sottrarre dati sensibili; per fortuna non sono stati segnalati disservizi importanti.

L'attacco Ddos colpisce i portali: invia una quantità enorme di traffico al sito, così da renderlo irraggiungibile con le troppe connessioni. I tecnici della Regione hanno ripristinato la funzionalità in breve tempo e il sito è tornato normalmente navigabile.

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