Firenze, crollo all'Esselunga: "5 morti". Le telefonate di aiuto dopo il disastro

A quasi 24 ore dal crollo nel cantiere di Esselunga è stato recuperato il corpo del quarto operaio morto. Si cerca l'ultimo disperso

Firenze, crollo all'Esselunga: "5 morti". Le telefonate di aiuto dopo il disastro
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A Firenze si scava ancora. Nella notte i vigili del fuoco hanno continuato a lavorare senza sosta e all'alba hanno recuperato il corpo senza vita di un quarto operaio morto nel crollo del cantiere di Esselunga. Le ricerche però continuano per individuare l'ultimo disperso. Il bilancio del crollo in una porzione dell'edificio in costruzione nel cantiere di via Mariti è così salito a quattro morti. Tre i feriti, due dei quali ricoverati in gravi condizioni ma non in pericolo di vita, hanno 37, 48 e 51 anni e sono stati ricoverati all'Ospedale Careggi. Manca però da trovare l'ultimo operaio. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha detto a Tgcom24 che però non ci sarà niente da fare e che alla fine le vittime del crollo saranno cinque. Stando a una prima ricostruzione, poco prima delle 9 uno dei piloni portanti della struttura in costruzione avrebbe ceduto, provocando a catena il crollo dei solai, travolgendo gli operai che stavano lavorando all'interno. In mattinata nei pressi del cantiere c'è stato un via vai di persone che ha depositato fiori in memoria delle vittime. Giani attraverso i social ha reso nota l'intenzione della regione di decretare per oggi una giornata di lutto regionale: "La Toscana si unisce nel dolore alle famiglie colpite".

La procura di Firenze, intanto, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e crollo colposo e l'area dei lavori è stata posta sotto sequestro. Al momento non risultano persone o società indagate. Come hanno spiegato anche da Esselunga il cantiere in questione era affidato in appalto a una società terza. Gli inquirenti potrebbero focalizzare le indagini su tre punti specifici: un errore nell'istallazione del pilone, un difetto di fabbricazione dei materiali oppure un problema nella progettazione. Come riporta il Corriere già ieri, poco dopo la tragedia c'è stato un via vai in procura per sentire i primi testimoni, tra i quali anche il direttore dei lavori di una delle ditte impegnate nel sito.

Uno dei primi punti da chiarire riguarda l'esatta dinamica dell'incidente.

Secondo le prime rilevazioni e testimonianze gli operati stavano lavorando al quarto piano della struttura e stavano sistemando la trave nella mensola quando a un certo punto la stessa trave ha ceduto provocando i crolli a cascata. Le rilevazioni degli inquirenti potrebbero concentrarsi proprio sulla trave, un elemento di costruzione che arriva già finito nei cantieri.

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