Naufragio di Cutro, perquisizioni a tappeto: ecco cosa cercano

Nel corso dell'indagine sul naufragio di Cutro, la procura di Crotone ha disposto la perquisizione delle sedi di Frontex, della Guardia costiera e di finanza. Ancora in piedi l'ipotesi di omissione di soccorso

Naufragio di Cutro, perquisizioni a tappeto: ecco cosa cercano
00:00 00:00

Da alcune ore i carabinieri, per ordine della procura di Catanzaro, stanno effettuando una serie di perquisizioni nelle sedi di Frontex, della Guardia di finanza e della Guardia costiera. L'operazione rientra nell'ambito dell'inchiesta sul naufragio del caicco carico di migranti avvenuto lo scorso 26 febbraio, quando l'imbarcazione colpì una secca davanti alla costa di Cutro.

L'inchiesta della procura si concentra sull'ipotesi che ci sia stato un ritardo nei soccorsi che possa aver determinato l'incidente e, quindi, la morte accertata di 94 persone. Nello specifico, gli accertamenti attualmente in corso hanno lo scopo di verificare cosa potrebbe non aver funzionato, eventualmente, nel sistema che avrebbe dovuto garantire assistenza al barcone. Quindi, si cerca anche di ricostruire la possibile filiera delle competenze da parte di chi sarebbe dovuto intervenire per soccorrere le persone che si trovavano sull'imbarcazione, evitando così che si schiantasse a poca distanza dalla spiaggia. Nelle settimane precedenti, sia gli uomini della Guardia costiera, che Frontex che gli stessi migranti hanno dichiarato che il caicco, fino allo schianto procedeva regolarmente. È stata una manovra errata di uno degli scafisti a portare la barca, ormai giunta alla costa, al naufragio. Senza quella, si parlerebbe dell'ennesimo sbarco fantasma.

A differenza di quanto sostenuto a più riprese dai soliti antagonisti del governo, la procura fino a questo momento non ha ancora formulato alcun capo d'accusa e le perquisizioni in corso sarebbero funzionali proprio a raccogliere materiale per, eventualmente, iscrivere come ipotesi di reato l'omissione di soccorso. L'obiettivo primario di questa perquisizione, infatti, è quello di acquisire materiale per cristallizzare come si svolsero, sul fronte dei soccorsi, gli interventi messi in atto dopo l'avvistamento del barcone da parte di un aereo Frontex. Il 26 maggio, il quotidiano la Repubblica riportava le parole del procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia, che annunciava una svolta: "Non ho archiviato, ho promesso che saremmo andati fino in fondo nell'accertamento di eventuali responsabilità e lo stiamo facendo. Il fascicolo è ancora contro ignoti ma presto ci saranno novità".

In audizione al parlamento europeo pochi giorni fa, l'agenzia europea Frontex ha quanto fatto quel giorno senza esitazione: "Se oggi avessimo le stesse informazioni che avevamo allora ci comporteremo esattamente nello stesso modo".

Così il direttore esecutivo dell'agenzia Ue per la protezione delle frontiere, Hans Leijtens, ha confermato la correttezza dell'operato della sua agenzia. Lo stesso ha fatto in precedenza la Guardia costiera alla Camera nelle settimane precedenti, ribadendo la correttezza del modus operandi di quella notte.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica