“Dista 100 ore”. Geo Barents verso La Spezia, ma la Ong si lamenta ancora

La nave Geo Barents di Msf è stata assegnata al porto di La Spezia con 69 migranti a bordo tra le solite lamentele della Ong

“Dista 100 ore”. Geo Barents verso La Spezia, ma la Ong si lamenta ancora

La nave Ong Geo Barents, che da circa 48 ore operava davanti alle coste libiche in acque internazionali, quest'oggi ha portato a bordo 69 persone che viaggiavano a bordo di un barchino. In serata, l'Italia ha accordato un porto alla nave, che se vuole sbarcare in Italia dovrà arrivare a La Spezia, in Liguria, ben più a nord rispetto al porto più settentrionale della Corsica, in Francia.

Ovviamente, assegnato il porto arriva la protesta delle Ong, che continuano a pretendere di sbarcare i migranti in Sicilia o, comunque, nel sud Italia. Da settimane il governo sottolinea che i porti del sud Italia per il momento non verranno assegnati alle navi delle Ong perché il sistema di accoglienza di quelle aree è congestionato dopo anni in cui tutte le navi, a turno, hanno sbarcato lì i migranti. Il sud Italia si trova già a gestire gli sbarchi autonomi e quelli direttamente coordinati dal sistema governativo, formato dalle motovedette di guardia costiera e guardia di finanza. Pertanto, visto che le stesse Ong dichiarano che le navi più grandi sono strutturate per rimanere anche una settimana in attesa dei barchini in acque internazionali, possono affrontare un viaggio di alcuni giorni verso i porti stabiliti dal governo, che ha piena legittimità decisionale.

Invece, puntuali, arrivano le rimostranze delle Ong: "Ci è stato assegnato il porto di La Spezia. Dista 100 ore di navigazione da dove ci troviamo in questo momento". Come sempre, è giusto ricordare che le Ong potrebbero accorciare i tempi di sbarco se si dirigessero verso la Tunisia, distante appena poche ore di navigazione dal punto che viene costantemente pattugliato dalle navi delle Ong, oppure potrebbero insistere con Malta, come hanno sempre fatto con l'Italia, premendo contro i loro confini. Invece, pare, le Ong preferiscano affrontare 100 ore di navigazione per raggiungere La Spezia piuttosto che sbarcare i migranti in altri Paesi che l'Onu considera sicuri. Ancora non sono state fornite adeguate spiegazioni per queste decisioni, considerando anche che gli interventi delle Ong non vengono effettuati in zona Sar italiana e che i Pos più vicini sono quelli forniti da Tunisia, appunto, e da Malta.

Se il porto di La Spezia è così lontano, durante la risalita del Mediterraneo perché la Ong non chiede alla Francia l'apertura di un porto in Corsica? Le continue

lamentele delle navi della flotta civile, supportate dalla sinistra italiana, non hanno giustificazione, perché l'Italia non è l'unico Paese ad affacciarsi sul Mediterraneo in cui è possibile attraccare.

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