"Cosa posso fare?". Meloni chiama la mamma del 24enne ucciso a Napoli

Mercoledì a Napoli si terranno i funerali del giovane. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino

"Cosa posso fare?". Meloni chiama la mamma del 24enne ucciso a Napoli
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Mi ha chiesto cosa può fare per me”. Daniela Di Maggio racconta così a Il Mattino la telefonata ricevuta da Giorgia Meloni nel pomeriggio di sabato 2 settembre. “Mi ha chiamato dal suo numero privato. È stata una conversazione tra due madri, sincera e accorata. Mi è sembrato di conoscerla da sempre. Le ho chiesto se potevo chiamarla Giorgia, mi ha risposto ‘certo, devi chiamarmi Giorgia’”. Alla domanda della premier, la mamma del giovane musicista ucciso a Napoli non esita a rispondere: “Voglio incontrarti. Devi fare in modo che altre madri non vivano questo dramma”.

Daniela Di Maggio chiede giustizia per l’omicidio del figlio, avvenuto poco prima dell’alba di giovedì 31 agosto. “Sento con forza lo Stato accanto a me”, afferma la donna dopo aver ricevuto anche la telefonata del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. E ora, dal luogo della tragedia in Piazza Municipio, invoca una pena esemplare per il killer e una legge in nome di Giovanbattista, nella quale sia previsto un abbassamento dell’età imputabile e la certezza della pena per chi commette reati prima di diventare maggiorenne. “La criminalità non può averla vinta, dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, la parte sana del Paese, il futuro che vogliamo” è l’appello di Daniela di Maggio al presidente del Consiglio e al capo dello Stato Sergio Mattarella.

L’omicidio di Giovanbattista Cutolo, studente 24enne del Conservatorio di Napoli, ha scavato una ferita profonda nella città. A ucciderlo con tre colpi di pistola è stato un giovane dei Quartieri Spagnoli, appena 17enne e già noto alle forze dell’Ordine. Alla base di questa tragedia vi sarebbe una lite scoppiata per un motorino parcheggiato male fuori da un pub. Davanti al gip, il ragazzo ha confessato di aver usato l'arma, ma solo per difendersi e spaventare Cutolo. Ha sostenuto di non essersi reso conto di aver ucciso, tanto che dopo la sparatoria è andato a giocare a carte. La sua versione non ha convinto il giudice del Tribunale per i minorenni, che ha accolto la richiesta di convalida del fermo del pm. Il ragazzo, ora, si trova in un istituto carcerario minorile del capoluogo campano, in attesa del processo.

Nella giornata di oggi è in programma l’autopsia sul corpo del giovane.

Mercoledì 6 settembre, alle 15, l’arcivescovo Domenico Battaglia celebrerà i funerali nella chiesa del Gesù Nuovo di Napoli, a cui Daniela Di Maggio ha sollecitato la partecipazione di tutta la comunità che, dalla notte della tragedia, ha fatto sentire la sua vicinanza alla famiglia. Il sindaco Gaetano Manfredi ha proclamato per quel giorno il lutto cittadino.

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