L'ideologia no-border della Chiesa quest'oggi ha coinvolto la nave Diciotti, attualmente in porto a Palermo, dove sono in corso le celebrazioni del 400esimo Festino dedicato a Santa Rosalia, patrona del capoluogo siciliano. L'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha celebrato l'omelia a bordo della nave della Marina Militare chiedendo l'abdicazione di qualunque legge in favore dell'ingresso dei migranti irregolari in Italia.
"Questa nave che solca il Mediterraneo deve salvare vite, non abbiamo altra legge, questa nave è fatta per dare vita, perché uomini e donne possano ritrovare il sorriso nella loro vita, trovare una sponda per essere liberi", ha dichiarato l'esponente della Chiesa, che per l'occasione ha portato a bordo della nave militare le reliquie di Santa Rosalia. "Mi chiedo sempre perché don Corrado, figlio dell'Europa, può spostarsi dove vuole e perché a un figlio del Congo o dell'Africa subsahariana non viene riconosciuto il diritto a muoversi, a spostarsi", ha detto ancora l'arcivescovo. Se don Corrado non avesse i documenti, nemmeno lui potrebbe spostarsi, se "un figlio del Congoo o dell'Africa sunsahariana" ha i documenti può spostarsi a suo piacimento. E ce ne sono tanti di uomini e di donne che viaggiano e che talvolta cercano la fortuna in Europa, ma lo fanno regolarmente, dimostrando la propria identità.
"Forse è tempo che ritorniamo a fare sul serio con il Vangelo e la fede cristiana per contribuire a far sì che la Terra sia quel giardino fecondo con al centro l'albero della vita che Dio ha pensato nella prima pagina della Bibbia, non un campo di battaglia e un cimitero", ha proseguito Lorefice, implicitamente invitando a sostituire le leggi dello Stato con quelle della Chiesa. Una richiesta che non può passare in uno Stato laico e sovrano, che ha una propria costituzione laica e un proprio ordinamento civile, che prescindere dalla fede. L'umanità non può essere sicuramente derogata ma nemmeno la sicurezza dei popoli che, dopo secoli di sanguinose battaglie per la democrazia, l'hanno ottenuta può essere messa in pericolo.
"Santa Rosalia ci sprona a combattere la peste dell'onnipotenza. Il Mediterraneo attualmente è uno scenario di guerra e un cimitero di morte; voi avete incontrato chi muore nel Mediterraneo, avete incrociato sguardi, avete dovuto caricare su questa nave anche cadaveri", ha detto ancora l'arcivescovo, che poi ha concluso: "Il nostro corpo, il nostro cuore e le nostre mani servono per accogliere e condividere speranza, non servono per respingere e per creare divisioni". L'Italia è un Paese in prima linea, è quello che accoglie più irregolari d'Europa, che non devono essere scambiati con i richiedenti asilo, e invece centinaia di milioni di euro in tal senso.
Il governo Meloni, proprio per evitare che le persone muoiano nel Mediterraneo, sta lavorando per stringere accordi con i Paesi di partenza per creare ricchezze dall'altra parte del Mediterraneo e contribuire a costruire il diritto alla non-migrazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.