Ora le Ong speculano sui morti

Il peschereccio naufragato in Calabria proveniva dalla Turchia, una rotta che le Ong non coprono ma oggi puntano il dito contro il governo

Ora le Ong speculano sui morti

Il naufragio in Calabria delle scorse ore, che ha causato decine di morti, ha fatto alzare la voce alle Ong. Il peschereccio che, probabilmente a causa del maltempo, si è schiantato contro gli scogli nei pressi delle coste italiane proveniva dalla Turchia e viaggiava lungo una rotta che non viene coperta dalle Ong che oggi alzano la voce e accusano il governo italiano. Infatti, le navi della flotta civile che operano nel Mediterraneo stazionano solitamente su una sola rotta libica, da dove ci sono però almeno due diverse traiettorie che vengono effettuate dai migranti.

Eppure, oggi, quelle stesse Ong che hanno arbitrariamente eletto una sola rotta, ignorando completamente quella turca, puntano il dito contro l'Italia e contro il decreto Piantedosi, a seguito del quale la nave Geo Barents è stata fermata in porto. "Questa non è una tragedia, è la conseguenza di scelte precise da parte del governo italiano e dell'Europa. Se ci fossero i mezzi a soccorrere nessuno morirebbe in mare", dicono oggi da Open Arms. Eppure, le loro navi ultimamente non hanno mai operato lungo quella rotta, al pari delle altre. Un messaggio simile è stato lanciato anche da Medici senza frontiere e da Save the Children, che hanno individuato nell'Italia il responsabile della tragedia.

Allo stesso modo l'opposizione, in queste ore, sta alzando la voce contro il governo. Alla luce degli eventi, di quanto solitamente viene fatto dalle Ong, la polemica contro l'esecutivo di Giorgia Meloni, ha il sapore della speculazione sui morti.

Perché le Ong, che oggi usano la tragedia calabrese per attaccare la politica, non si sono mai impegnati a coprire la rotta turca? Eppure, soprattutto d'estate, sono migliaia i migranti che arrivano anche da quella parte. Però oggi le organizzazioni non governative, invece di agire e di operare in supporto alle autorità italiane che da questa mattina sono mobilitate per i soccorsi, alzano la voce.

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