"Il fermo impedisce il soccorso". Così il giudice ha liberato la Geo Barents

Nelle motivazione del giudice di Genova l'ennesima liberazione di una nave Ong dietro un ricorso di urgenza da parte dell'organizzazione

"Il fermo impedisce il soccorso". Così il giudice ha liberato la Geo Barents
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La nave Geo Barents avrebbe dovuto effettuare un fermo di 60 giorni in porto a Genova per aver violato il decreto Piantedosi nell'ultimo soccorso effettuato al largo delle coste libiche in acque internazionali. Tuttavia, ancora una volta, a fronte di un ricorso d'urgenza presentato dall'organizzazione non governativa Medici senza frontiera, un giudice ha deciso che la nave doveva essere liberata e tornare in mare. Geo Barents è rimasta bloccata in porto meno di 20 giorni dopo aver sbarcato oltre 200 migranti irregolari sul territorio italiano.

Nella motivazione di sospensione, il giudice Lorenza Calcagno del tribunale civile di Genova ha dichiarato che il fermo "impedisce la realizzazione del fine della nave, destinata al soccorso in mare senza restrizione di navigazione". Il giudice ha aggiunto che "questa considerazione per il suo valore solidaristico, è assorbente rispetto ai profili, comunque esistenti, di danno patrimoniale". Nelle intenzioni del giudice, quindi, la nave non può essere fermata dalle autorità perché in questo modo le viene impedito di effettuare i recuperi in mare dei migranti. La contestazione di violazione del decreto Piantedosi da parte della nave battente bandiera norvegese è stata effettuata dalle autorità lo scorso 26 settembre e la sanzione avrebbe dovuto avere effetto fino al 26 novembre.

La nave di Medici senza frontiere, per altro, aveva subito una doppia sanzione, una relativa alla violazione della legge Piantedosi, che si basava sulle ricorrenti accuse di non aver rispettato le istruzioni della guardia costiera libica durante un'operazione di soccorso. I 60 giorni, a fronte dei 20 che vengono comminati regolarmente, sono la diretta conseguenza della reiterazione delle stesse violazioni. La seconda sanzione, invece, è direttamente collegata al risultato dell'ispezione condotta a bordo dale autorità italiane. Si tratta del cosiddetto Controllo dello stato di approdo (Psc) della nave, legittimo da parte dell'autorità marittima, che aveva rilevato otto carenze tecniche.

Per il momento la Geo Barents si trova ancora nel porto di Genova ma a differenza di quanto è stato detto finora, il fermo non è stato revocato ma semplicemente sospeso in ragione di un provvedimento di urgenza.

Prima che diventi definitivo dovranno essere effettuati altri passaggi che prevedono anche l'audizione di entrambe le parti, compreso lo Stato italiano. "La nave tornerà in mare il prima possibile per colmare un vuoto mortale", ha dichiarato l'equipaggio subito dopo aver ricevuto la comunicazione di sospensione.

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