Niente funerale religioso per il boss della mafia Matteo Messina Denaro ma, soprattutto, le telecamere delle forze dell’ordine potrebbero riprendere le operazioni di tumulazione nella cappella di famiglia del cimitero di Castelvetrano. I filmati sarebbero stati autorizzati per esigenze investigative. Chi indaga sulla criminalità organizzata siciliana ha interesse a registrare coloro che saranno presenti al funerale del capomafia. Anche se si tratterà di una cerimonia sobria e veloce sarà interessante verificare chi parteciperà al momento dell’ultimo saluto a Messina Denaro.
Le ultime ore in vita del boss
Il boss di Castelvetrano ha trascorso gli ultimi giorni di vita nel reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore all’Aquila. Come aveva espressamente richiesto nel testamento biologico, quando è entrato in coma irreversibile non è stato più alimentato e rianimato, ma solo sedato e idratato fino a quando il cuore ha smesso di battere. Come riporta il Corriere della Sera, le ore precedenti al decesso di Messina Denaro sono state febbrili. Le misure di sicurezza all’interno e all’esterno della struttura ospedaliera sono state rinforzate. Ben 15 esponenti delle forze dell’ordine, tra poliziotti, carabinieri, agenti della penitenziaria, militari dell’esercito e finanzieri, hanno sorvegliato i reparti dell’ospedale San Salvatore.
Il trasferimento della salma a Castelvetrano
Sono iniziati gli adempimenti burocratici, intanto, per la richiesta di trasferimento della salma del boss Messina Denaro dall'ospedale dell'Aquila a Castelvetrano, dove sarà sepolto. Il corpo dovrebbe essere sottoposto ad autopsia e soltanto dopo essere trasportato in Sicilia. Per gli adempimenti burocratici c'è all'Aquila l'avvocata Lorenza Guttadauro, che è nipote del capomafia e che si trova in città da diverse settimane, da quando le condizioni del boss sono precipitate.
L’anziana madre al capezzale del figlio
Anche l’anziana madre del capomafia, gravemente ammalata, sarebbe giunta al capezzale del figlio dopo essere partita in tutta fretta da Castelvetrano. In paese, invece, è tutto pronto per ricevere la salma di Messina Denaro che verrà tumulato nella cappella di famiglia accanto al padre Francesco. L’uomo, conosciuto da tutti come "don Ciccio" e morto per un infarto durante la latitanza, è stato a capo della mafia trapanese a fine anni Ottanta.
La scomparsa di Matteo Messina Denaro chiude in ogni caso una pagina di storia criminale.
E segna soprattutto l'addio alla mafia degli anni Ottanta, protagonista del grande balzo ai vertici internazionali del narcotraffico e del riciclaggio. La mafia delle stragi, ma soprattutto della sfida ricattatoria e terroristica allo Stato.
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