La presenza in mare delle navi Ong è un tema alquanto controverso. Se da un lato loro si difendono e si appellano all'obbligo di salvare le persone in mare, come impongono il diritto internazionale e quello del mare, dall'altra parte è pur vero che se non ci fossero loro in tanti non partirebbero. Anche questo significa essere un pull-factor. A dimostrazione di questo ci sono le conversazioni che abbiamo avuto nei giorni precedenti con uno dei trafficanti di migranti in Libia ma anche alcuni video che abbiamo intercettato in questi giorni nelle chat che prolificano sui social network e su Whatsapp.
Posizionandosi davanti alla costa, le navi Ong diventano un fattore di attrazione per chi vuole raggiungere l'Italia, perché è sufficiente dirigere il barchino nella zona in cui si trova la nave per avviare l'attività di recupero da parte dell'equipaggio della Ong di turno. Ce l'ha detto chiaramente il trafficante, che in prima istanza ha riferito che il suo convoglio si sarebbe diretto verso Lampedusa ma poi, spiegandoci che il "lancio" sarebbe avvenuto in presenza di una nave di soccorso in mare e che il suo capitano si sarebbe diretto in quella direzione. Ci ha anche riferito che sussistono contatti radio tra i comandanti dei barchini e le navi delle Ong ma questa informazione va presa con il beneficio del dubbio, in quanto potrebbe anche essere solo un'affermazione fatta per convincerci a pagarlo per il trasferimento.
Abbiamo, invece, trovato conferma sull'altra indicazione che ci è stata fornita per quanto concerne la rotta seguita dalle imbarcazioni in uno dei video pubblicati dagli stessi trafficanti. Nella clip, viene inquadrato uno smartphone sul quale si legge chiaramente un numero di cellulare con prefisso +882, che dopo una rapida ricerca abbiamo scoperto essere riconducibile a un operatore telefonico cellulare satellitare dei Paesi Arabi. Il numero è probabilmente quello affidato a uno dei telefoni che vengono affidati agli scafisti a bordo dei barchini.
Durante la chiamata, si vede la persona che effettua uno switch verso un'applicazione di tracciamento marittimo, in cui si vede un tracciamento satellitare con due elementi, dei quali uno è probabilmente la nave delle Ong verso la quale si sta dirigendo il barchino. La presenza a distanza ravvicinata dalle coste delle grandi navi di soccorso è inevitabilmente un fattore di attrazione Questo video è stato pubblicato in uno dei post in cui si annunciano le nuove partenze dalla Libia.
La clip in questione è stata affiancata da un'altra, che presumibilmente proviene dagli stessi con i quali era in comunicazione attraverso il telefono satellitare, che si trovano in viaggio a bordo di un barchino. Risate e saluti a casa ma non ci sono notizie sul loro effettivo sbarco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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