Gli sbarchi aumentano, sconfessando la narrazione dei buonisti riguardo a un governo brutto e cattivo che non vuole i migranti. E con 58.782 sbarcati sulle nostre coste non siamo che all’inizio della bella stagione. Parliamo di un +130,90% di arrivi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando erano approdati 25.458 migranti. Il boom degli sbarchi si è registrato a marzo e aprile, quando sono arrivati rispettivamente 13.267 e 14.507 migranti, mentre nel 2022 ne erano approdati 1.358 a marzo e 3.929 ad aprile, e già nei primi 22 giorni di giugno sono sbarcati in 8.427. La maggior parte è sbarcata in Sicilia, precisamente 47.307 migranti, in continuità con il 2022 quando ne erano sbarcati 19.925. Seconda terra d’approdo, ma con un’enorme differenza rispetto ai numeri siciliani, è la Calabria, dove sono approdati 7.436 migranti. Al terzo posto c’è la Puglia con 1.380 sbarcati.
Numeri che rendono chiara la decisione del numero uno del Viminale, Matteo Piantedosi, di concedere l’autorizzazione allo sbarco alle Ong in diversi porti dello Stivale, per non gravare sempre sulla Sicilia. Degli sbarcati, 6.481 sono minori non accompagnati. Costa d’Avorio, con 7.574 sbarcati, ed Egitto con 7.038, sono i due Paesi maggiormente rappresentati, rispettivamente il 13% e il 12% dei migranti arrivati sulle nostre coste. Segue la Guinea che, con 6.374 migranti, rappresenta l’11% degli sbarcati. Pakistani e bengalesi sono il 10%. Dai porti tunisini si salpa sistematicamente, ma si tratta di migranti provenienti da diversi Paesi, mentre i tunisini arrivati finora sono 4.061, ovvero il 7% degli approdati. Sono partiti proprio dalla Tunisia, per l’esattezza da Sfax e Chebba, i 213 migranti giunti ieri a Lampedusa in 6 sbarchi. Dalla mezzanotte a ieri mattina ne erano arrivati 168 in 4 sbarchi. Sui barchini c’erano da un minimo di 31 a un massimo di 53 passeggeri. Intorno a mezzogiorno sono arrivati altri 45 migranti su due barchini, uno con 37 passeggeri, tra cui 4 donne, e uno con 8. Provengono da Guinea, Mali, Camerun, Sud Sudan, Costa d’Avorio e Tunisia e hanno pagato dai 1.500 ai 2.500 dinari ciascuno. A soccorrerli è stata una motovedetta della guardia di finanza.
Sono sbarcati a Livorno anche i 117 migranti (58 uomini, 15 donne e 44 minori, di cui 43 non accompagnati dai 14 anni in su) che il 17 giugno erano stati trasbordati dalla loro imbarcazione sulla nave Open Arms della Ong spagnola al largo delle coste libiche. La nave è attraccata nel porto toscano mercoledì sera scortata da una motovedetta della Capitaneria di porto. Provengono da Libia, Eritrea e Sudan. Saranno ospitati tutti in Toscana. «Rispetto ai 42 minori non accompagnati, 7 ragazze e 35 ragazzi sopra i 14 anni, forse qualche criticità è emersa – ha detto il prefetto di Livorno, Paolo D’Attilio - perché alcuni si sono dichiarati fratello e sorella, e altri due addirittura marito e moglie». Tra i migranti c’è qualche caso di scabbia, di pidocchi e qualcuno ha la febbre. È il quinto sbarco in 6 mesi, per un totale di oltre 500 migranti approdati a Livorno.
Intanto si continua a salpare: Alarm Phone ha segnalato un gommone partito dalla Libia con 14 migranti in difficoltà in area Sar maltese, e ha perso il contatto con 50 persone alla deriva vicino alla Libia. «Quando siamo riusciti a contattare telefonicamente la cosiddetta guardia costiera libica – twitta Alarm Phone – ci hanno detto che non li avrebbero cercati. Servono soccorsi ora».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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