C'è un video, registrato la notte di Capodanno, che riprende l'assalto dell'egiziano a Villa Verucchio. Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, 23 anni, arrivato in Italia irregolarmente e già nel 2022 titolare di un permesso di soggiorno emesso dalla procura di Rimini per protezione internazionale, è arrivato fino a 80cm dal volto del maresciallo Luciano Masini con un grosso coltello da cucina, prima che lui lo neutralizzasse. Questo racconta il video consegnato dal testimone agli investigatori, in cui si vedono tutte le fasi dell'aggressione tranne quella dell'ultimo sparo. La sequenza è agghiacciante, se il carabiniere non avesse sparato, in meno di un secondo sarebbe stato colpito e oggi si starebbe raccontando un'altra storia.
La gazzella con a bordo Masini è arrivata sul posto a seguito della segnalazione di alcuni testimoni di un'aggressione in corso. Il maresciallo, comandante della stazione locale, è sceso dalla vettura e ha intimato più volte l'alt all'egiziano. Sitta non lo ha ascoltato, ha continuato nel suo incedere e, a quel punto, come da protocollo, il carabiniere ha sparato i colpi di avvertimento verso il suolo. Masini è un maresciallo di lungo corso, ha 35 anni di esperienza alle spalle ed è un istruttore di tiro, sa come si maneggia un'arma, quali sono le procedure e con freddezza le ha messe tutte in atto mentre l'egiziano avanzava verso di lui. Ha fatto anche qualche passo indietro, per concedere più spazio a Sitta per fermarsi, ma nemmeno i colpi di avvertimenti hanno sortito l'effetto desiderato.
Nel video si vede l'egiziano avanzare senza sosta, gridando frasi in arabo che sono attualmente oggetto di traduzione. L'ultimo colpo di avvertimento, Masini lo ha esploso quasi davanti ai piedi, costringendo Sitta a fare "un saltello", ha spiega Claudio Scarponi, comandante provinciale dei carabinieri, in una conferenza stampa. L'egiziano non si è fermato, è avanzato schivando i proiettili, solo quando si trova a circa 2 metri di distanza da lui, Masini ha sparato per colpirlo. Ha provato fino all'ultimo a fermarlo senza doverlo uccidere ma nemmeno quei colpi lo hanno fermato. Solo quando è arrivato a 80cm dal suo volto il maresciallo ha sparato il colpo decisivo. I carabinieri hanno invitato chiunque abbia registrato video o abbia assistito alla scena, a recarsi presso la stazione.
Le indagini sull'egiziano nel frattempo proseguono. Gli inquirenti hanno chiesto informazioni anche alle autorità del Cairo per ricostruire gli spostamenti di Sitta e nei prossimi giorni è atteso l'interrogatorio dei due coinquilini dell'egiziano, che con loro divideva un appartamento intestato a una cooperativa locale, che gli forniva anche un sussidio. Ancora da chiarire l'utilizzo degli psicofarmaci trovati in casa, che apparterrebbero all'egiziano. L'autopsia, oltre a stabilire con precisione quale sia stato il colpo mortale, dovrà anche appurare se durante l'assalto l'uomo fosse sotto l'effetto di farmaci.
Non risulta fosse in cura presso il servizio sanitario nazionale ma viene riferito da alcuni vicini che "suonava il campanello e si nascondeva". Non è chiaro se sia questo il comportamento per il quale viene riferito che aveva dato segni di squilibrio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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