L'attesa è troppo lunga, paziente aggredisce il medico: è grave

Roberto Sollai, medico di base a Cagliari, ha subito una brutale aggressione da un paziente, ora in carcere. Per lui "una lunga prognosi e un percorso sanitario complicato"

Immagine di repertorio
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Continuano le aggressioni ai medici. Dopo i casi di Foggia e l'assalto al reparto di oncologia di Pescara, a fare le spese della furia di un paziente è stato un medico di base di Cagliari. L'aggressione è avvenuta martedì mattina in un laboratorio analisi alla periferia della città e, stando alla prima ricostruzione, a scatenare la rabbia del paziente sarebbe stata l'eccessiva attesa del suo turno. Le informazioni relative alla dinamica di quanto accaduto sono frammentarie, ma pare che l'aggressore abbia prima intavolato una discussione con il medico, Roberto Sollai, e poi gli si sia gettato addosso con violenza.

L'Unione Sarda riferisce si sia trattato di un'aggressione brutale ai danni del professionista, trasferito d'urgenza in uno degli ospedali cittadini dall'ambulanza del 118 accorsa sul posto. L'uomo è stato curato dai colleghi del pronto soccorso e le lesioni subite sarebbero molto gravi, si parla di una prognosi di decine di giorni, che lo terrà molto a lungo lontano dai suoi pazienti. La Asl, citata dal quotidiano sardo, riferisce "una lunga prognosi e un percorso sanitario complicato che non gli permetterà di lavorare per molto tempo". Non è chiaro in che modo il paziente si sia avventato sul medico, non è stato riferito se abbia usato qualche strumento per aggredire il medico o se lo abbia brutalmente picchiato a mani nude. Sta di fatto che questo episodio si inserisce in una lunga serie di gravissimi casi che vedono i medici vittime di pazienti o dei loro familiari.

Nel centro analisi sono accorse rapidamente le forze dell'ordine, che dopo aver riportato la calma hanno arrestato il paziente, un 47enne, che prima è stato condotto in questura e poi, dopo l'espletamento delle procedure di rito, è stato tradotto presso il carcere di Uta, dove si trova tutt'ora. La Asl di Cagliari, nella sua nota, "condanna con forza il gesto di violenza del paziente ed esprime tutta la sua solidarietà per il professionista gravemente ferito". Il dg della Asl, Marcello Tidore, lo definisce "un gesto assolutamente deprecabile" e nella sua nota sottolinea che "la violenza non ha alcuna giustificazione, condanniamo qualsiasi aggressione o minaccia fisica e verbale a medici e professionisti che operano in sanità".

L’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi, ha voluto "condannare fermamente questo atto di violenza come ogni gesto vile rivolto a medici e al personale sanitario che ogni giorno si mette al servizio dei pazienti. Esprimo a nome dell'assessorato e della Giunta tutta la solidarietà e la vicinanza al collega, sperando che gesti del genere non si ripetano mai più".

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