Nel silenzio più assordante, nel Mediterraneo sta operando un'altra Ong, che si può dire nuova da queste parti. Si tratta della Leave No One Behind, che è in mare con un'imbarcazione pneumatica di 10 metri che opera a sostegno delle altre barche. È parte della Civil fleet e disponendo di un gommone è in grado di raggiungere altissime velocità. Per il momento non carica a bordo i migranti, questo le consente di andare e venire comodamente da ogni porto italiano. L'ultima toccata è stata a Licata, nel sud della Sicilia, lo stesso porto in cui è stata portata Mare*Go dopo il fermo a Lampedusa. Ora si trova a Trapani, dove è arrivata anche la Mare*Go.
Non certo un caso, come si evince dalla nota che è stata diffusa dall'imbarcazione che, come la maggior parte delle Ong che operano nel Mediterraneo e avanzano pretese sui porti italiani, batte bandiera tedesca. "Dopo che il Mare*Go è stato a Trapani per 20 giorni, parte questa settimana la terza missione congiunta con la nostra barca Leave No One Behind", scrivono dalla Ong, che si intesta il merito di aver contribuito con una raccolta fondi al pagamento della multa della Mare*Go per la violazione del decreto Piantedosi. Quindi, in un passaggio successivo, Leave No One Behind esplicita il suo compito: "La nostra barca lunga quasi 10 metri viene tirata fuori dal Mare*Go e li supporta nelle loro operazioni. La risposta alla repressione è la solidarietà!".
Se di questo supply vessel si conosce esattamente il tracciato degli ultimi giorni, almeno fino a poche ore fa quando si stava dirigendo verso Pantelleria per poi far perdere ogni contatto, da quando il 15 luglio ha lasciato il porto di Licata, del Mare*Go si sono perse le tracce due giorni fa tra la Sicilia, Linosa e Malta. L'imbarcazione gialla, vecchia a probabilmente inadatta al lavoro per la quale viene usata, si suppone abbia spento il sistema di tracciamento satellitare ma sapendo il punto in cui si trova la barca Leave No One Behind si intuisce dove possa essere l'altra.
Il gommone, per altro, nelle ultime ore ha effettuato alcune manovre azzardate, arrivando a sfiorare e sconfinare nelle acque territoriali tunisine nella giornata di ieri, quando ha operato a supporto della nave Geo Barents, che ora sta navigando verso Livorno con oltre 300 persone a bordo.
Tra le 19 e le 20, infatti, le due imbarcazioni hanno operato nello stesso tratto di mare e non si esclude anzi, è pressoché certo, che nelle vicinanze ci fosse anche Mare*Go, considerando la scarsa autonomia del supply vessel, capace però di superare i 22 nodi di velocità, come dimostrano i tracciati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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