La Ong tedesca protesta pure per l'aeoroporto intitolato a Berlusconi

Sea-Watch si lamenta dell'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi e accusa l'Enac di dipendenza politica perché ha bandito i suoi aerei dalle piste siciliane

La Ong tedesca protesta pure per l'aeoroporto intitolato a Berlusconi
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Le Ong non perdono occasione per cercare di imporre la propria linea politica in Italia. Ci sarebbe da capire per quale motivo le organizzazioni non governative tedesche si sentano in diritto di comportarsi come un partito politico, di opposizione in questo caso, pretendendo di avere voce in capitolo o, comunque, di poter essere una voce autorevole, nel dibattito italiano. L'ultimo caso è quello dell'intitolazione dell'aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, alla quale Sea-Watch si oppongono.

Bisogna partire dal presupposto che della loro opposizione non interessa a nessuno. Nel senso che in alcun modo un'organizzazione tedesca può decidere quale sia la strada che deve intraprendere il governo italiano, qualunque sia il suo schieramento, e cosa possa o non possa decidere un'autorità statale, in questo caso l'Enac. Sea-Watch può muovere tutte le proteste che ritiene opportune ma in alcun modo le sue rimostranze hanno un peso nel corso degli eventi in Italia. Secondo l'organizzazione tedesca, l'intitolazione del principale scalo commerciale italiano, il secondo per numero passeggeri, sarebbe scorretta in quanto l'Enac alcune settimane fa ha messo al bando gli aerei delle Ong. E accusa l'Enac di non essere un ente indipendente.

"L’agenzia Enac è indipendente o riceve indicazioni dal governo? Prima prova a bloccare i nostri aerei per impedirci di documentare le azioni dei criminali pagati dall'Italia nel Mediterraneo, poi intitola l’Aeroporto di Malpensa al pregiudicato Silvio Berlusconi. Giudicate voi", si legge nella loro nota. L'accusa di finanziamento di "criminali" da parte dell'Italia è una costante nelle invettive delle Ong, che vorrebbero il mare sgombro dalle motovedette libiche, anche nelle acque Sar di loro competenza riconosciute a livello internazionale. Inoltre, Sea-Watch evidentemente non sa che l'Ente nazionale per l'aviazione civile è l'autorità italiana per la regolamentazione dell'aviazione, un ente pubblico sottoposto al controllo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ministero che, dal 2022, è gestito da Matteo Salvini. E non sa che è così dal 1997, cioè da quando Romano Prodi ha istituito l'Enac.

Detto questo, l'intitolazione è avvenuta su proposta firmata dalla maggioranza del Consiglio regionale della Lombardia ed è stata messa ai voti dal Consiglio di amministrazione dell'Enac, il cui presidente è in carica dal 2021, quando in Italia c'era il governo Draghi. Silvio Berlusconi, che loro definiscono "pregiudicato" ha ottenuto una sola condanna passata in giudicato, per la quale ha poi ottenuto la riabilitazione penale, ossia l'estinzione di tutti gli effetti. Ma oltre che un politico, Berlusconi è stato un imprenditore che ha contribuito alla crescita dell'Italia fin dagli anni Sessanta con le sue aziende e le sue intuizioni. A Sea-Watch potrà piacere o meno, ma non è rilevante.

Le decisioni assunte dall'Enac, che siano in ambito tecnico come nel caso del blocco del sorvolo per gli aerei delle Ong, o che siano di carattere amministrativo, come nel caso dell'intitolazione di un aeroporto, sono indipendenti dal loro giudizio. Sea-Watch, i cui mezzi sono immatricolati in Germania, non ha alcun obbligo di permanenza in Italia se non vuol sottostare ai regolamenti emanati dalle autorità di questo Paese.

Provi a chiedere a Malta o alla Grecia se loro concedono le piste per i loro velivoli: difficilmente otterrà risposta positiva. Anzi, ha già ottenuto risposta negativa. Me se a impedire il sorvolo è l'Italia, non manca occasione di cercare, inutilmente, di creare un caso politico.

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