Madonna di Trevignano, la "veggente" indagata per truffa insieme al marito

La "veggente" Gisella Cardia sarebbe indagata per truffa insieme al marito, a seguito della denuncia di un ex-seguace della Madonna di Trevignano. L'uomo sostiene di aver donato 123mila euro all'associazione presieduta dai coniugi

Un primo piano di Gisella Cardia
Un primo piano di Gisella Cardia
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Gisella Cardia (al secolo Maria Giuseppe Scarpulla), ossia la "veggente di Trevignano", sarebbe indagata per truffa insieme al marito Gianni Cardia. Questa, se non altro, è la notizia riportata nella puntata di oggi di Mattino Cinque, la trasmissione televisiva condotta da Federica Panicucci e Francesco Vecchi in onda su Canale 5. Da quanto si apprende la procura di Civitavecchia avrebbe aperto un fascicolo d’indagine sulla coppia a seguito della denuncia presentata da Luigi Avella, un ex-seguace che avrebbe donato in passato all'associazione gestita dalla donna e dal consorte una somma di 123mila euro. Cardia è conosciuta per aver annunciato le presunte apparizioni della Madonna in un terreno nel comune di Trevignano Romano (sul lago di Bracciano) dove organizzava raduni di massa con i fedeli per riunirsi in preghiera.

Diceva di ricevere messaggi dalla Madonna il terzo giorno di ogni mese, ma anche che alcune statuette portate da Medjugorie piangessero lacrime di sangue o olio santo. La veggente di Trevignano è così finita al centro dell’attenzione mediatica, amplificata dalle polemiche successivamente sollevate da ex-seguaci che (dopo aver donato somme di denaro più o meno ingenti all'associazione Madonna di Trevignano Ets) si sarebbero sentiti traditi. Fra questi ci sarebbe proprio Avella, il quale ieri sarebbe a quanto sembra stato sentito dagli investigatori per circa tre ore. Il settantenne, ex-funzionario ministeriale, aveva raccontato di essersi fidato a lungo della donna e del marito di quest'ultima. Un rapporto di fiducia che si sarebbe incrinato con il tempo, quando l'uomo ha accusato i due coniugi di averlo truffato: non credendo più alle presunte apparizioni mariane e ai messaggi veicolati, avrebbe deciso di presentare denuncia anche nella speranza di vedersi restituire l'ingente somma donata nel tempo all'associazione.

La procura avrebbe dunque attivato una squadra mista di due forze di polizia, per approfondire la vicenda e fare definitivamente luce sulla questione. "Si stanno distribuendo denunce come si distribuscono caramelle all'oratorio - il commento dell'avvocato Solange Marchignoli, uno dei legali che assistono i coniugi Cardia, riportato da Fanpage - è solo una delle tante che hanno ricevuto i coniugi Cardia: si tratta di azioni giudiziarie che non è detto che vadano a buon fine, diventando procedimenti giudiziari.

Se c'è una denuncia non vuol dire che ci sarà un processo. I coniugi Cardia a loro volta hanno depositato denunce". A breve, in ogni caso, potrebbero esserci ulteriori sviluppi su una storia che sta facendo discutere da tempo.

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