Lo straniero fracassa col martello il cranio dell'ex: la terribile aggressione a Mantova

Un 40enne residente a Mantova, pluripregiudicato per reati specifici, ha aggredito l'ex compagna e poi è scappato: la donna ora è in pericolo di vita

Lo straniero fracassa col martello il cranio dell'ex: la terribile aggressione a Mantova
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Una donna a Mantova lotta tra la vita e la morte in un letto di ospedale dopo essere stata aggredita a martellate dall'ex compagno, un marocchino di 40 anni, che l'ha colpita per 10 volte alla testa, fracassandole il cranio. Tutto si è svolto a Roncoferraro, in provincia di Mantova, dove un corriere Sda era impegnato in una consegna quando dalla finestra di una palazzina limitrofa una donna si è affacciata per chiedere aiuto. Con l'ultimo filo di voce ha chiesto di chiamare i soccorsi che l'uomo, un 55enne residenze in quella zona, non ha esitato ad allertare. Sul posto sono arrivare in rapida successione le auto dei carabinieri e l'ambulanza. Il personale medico, dopo le prime medicazioni sul posto, ha accompagnato la donna d'urgenza in ospedale, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Prima di essere sedata, ha rivelato ai carabinieri il nome dell'autore dell'aggressione, permettendo loro di andare a prenderlo per arrestarlo.

Il marocchino si trova ora in arresto e a seguito dell'identificazione gli investigatori hanno appurato che l'uomo è un pluripregiudicato con precedenti per maltrattamenti e lesioni personali. La donna lo aveva già denunciato in passato per stalking, in quanto in precedenza aveva tentato, senza riuscirci, di entrare a casa della donna più d'una volta. Stando alle prime ricostruzioni effettuate dagli uomini dell'Arma, a scatenare la furia dell'uomo, che purtroppo questa volta è riuscito a entrare in casa della donna, è stata l'incapacità di accettare la fine della relazione. La sua vittima vive con i figli di 11 e 13 anni, che al momento dell'aggressione si trovavano a scuola e, quindi, non hanno assistito alla mattanza compiuta da quell'uomo.

Grazie alle telecamere di sorveglianza della zona e al racconto di alcuni testimoni che hanno visto passare l'aggressore, gli investigatori sono riusciti a ricostruire i suoi movimenti di ieri mattina. La vittima, proprio per tutelarsi dalla rabbia di quell'uomo, aveva fatto installare anche una telecamere all'esterno della sua abitazione, le cui immagini sono state già acquisite dagli investigatori. In passato, quella telecamera era stata presa di mira dal marocchino, che aveva cercato di renderla inservibile senza però riuscirvi. La donna ha subito un delicato intervento neurologico e si trova attualmente in prognosi riservata.

È in pericolo di vita ma i medici sono cautamente fiduciosi in attesa che passino le prossime ore per avere un quadro più chiaro delle sue condizioni. L'aggressore, invece, è stato trasferito nel carcere di Mantova, dove si trova recluso in attesa dell'interrogatorio di convalida del fermo.

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