"Signora, sua figlia ha avuto un incidente. Per evitare conseguenze peggiori, deve procedere a pagare una cauzione da 3mila euro" .
Queste sono le parole che si sono sentiti pronunciare tre anziani, a Milano e a Firenze, da alcuni malviventi che hanno attuato lo stesso modus operandi in entrambe le città, ovvero il fantomatico "principe del foro" che richiede soldi per risolvere un grosso guaio. Al momento non ci sono informazioni che lascino sospettare che si tratti di una rete organizzata con gruppi operativi in diverse province. Certamente, però, si tratta di una tattica che si sta diffondendo a macchia d'olio tra coloro che non si fanno remore a truffare gli anziani.
COME FUNZIONA
Tutto parte da qualche squillo di telefono. L'anziano malcapitato risponde e dall'altra parte trova un seducente avvocato (o presunto tale) che gli comunica che un suo parente strettissimo ha avuto un brutto incidente, causato per sua imprudenza e che lui che sta parlando è il suo legale.
Dopo aver fornito qualche rassicurazione sulle condizioni di salute del proprio caro, comunica che questi rischia di finire in carcere se non si procede al pagamento della cauzione. Se l'anziano si insospettisce può chiamare il Commissariato di Polizia ma se l'avvocato menzognero rimane in linea e, grazie ad un trucco da loro utilizzato e non ancora chiaro, riesce a farlo interloquire con un suo complice che si spaccia da agente di polizia. A quel punto, la vittima non ha motivi per dubitare che il suo familiare rischi l'incriminazione e perciò ascolta la richiesta di versamento per la "cauzione". Il truffatore solitamente propone una cifra dai 3 ai 6 mila euro e se l'anziano abbocca prende subito accordi su come consegnare il denaro, dicendogli che passerà suo figlio o un suo collega a ritirare la busta direttamente a casa.
Questo è esattamente ciò che è successo a due signori di Milano, 91 anni lui, 86 lei, che intorno alle 12.30 sono stati contattati da un avvocato che gli ha riferito dell'avvenuto incidente della figlia, che dovevano procedere al pagamento di 3 mila euro per evitarle l'arresto e che avrebbe mandato suo figlio a ritirare i soldi. La mente diabolica c'era quasi riuscita se non fosse stato per due poliziotti che si erano insospettiti per il suo fare strano prima salire dai due anziani tanto da fermarlo una volta uscito dallo stabile con i soldi in tasca.
A Firenze, invece, una donna anziana è stata sempre contattata da un malintenzionato che, spacciandosi sempre per fine giurista, le aveva detto che il marito aveva
causato un incidente e che doveva procedere al pagamento di 4 mila euro. Per fortuna, mentre la signora era al telefono, suo marito è tornato a casa incolume capendo, dunque, che si trattava di una truffa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.