Migranti, gip di Siracusa rimette in libertà due presunti scafisti

Quattro stranieri sono stati arrestati a seguito dello sbarco del 4 dicembre sulle coste di Siracusa: si tratta di 3 egiziani e 1 siriano

Sbarco a Lampedusa
Sbarco a Lampedusa
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Lo scorso 4 dicembre si è verificato uno sbarco autonomo di migranti in provincia di Siracusa. I 18 migranti provenienti dal Bangladesh e dalla Siria, partendo con una piccola imbarcazione in vetroresina di circa 9 metri dalle coste libiche, sono riusciti ad arrivare sulla spiaggetta adiacente il noto porticciolo di Ognina, nel territorio comunale di Siracusa. L'imbarcazione è riuscita a completare lo sbarco in competa autonomia e l'intervento delle pattuglie di Polizia dell’U.P.G.S.P e dei Commissariati di P.S. più vicini è stato molto rapido, grazie alle segnalazioni tempestive. Le indagini sono partiti con solerzia da parte degli inquirenti, tanto che in breve tempo si è riusciti a ricostruire minuziosamente le fasi che hanno caratterizzato la traversata sin dalle coste libiche. Nell'ambito delle indagini sono state individuate anche le responsabilità in capo a quattro persone, tre egiziani e un siriano, che sono state arrestate per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Tuttavia, il gip del tribunale di Siracusa ha rimesso in libertà 2 dei 4 stranieri fermati. Secondo la tesi portata avanti dagli inquirenti, gli indagati, tre egiziani e un siriano, difesi dagli avvocati Antonio Cappello e Raffaella Anastasio, hanno condotto il barcone carico di migranti verso le coste della Sicilia. Nel corso dell'incidente probatorio, i testimoni hanno fornito dichiarazioni che, pur confermando alcuni ruoli, hanno evidenziato zone d'ombra e ridimensionato il coinvolgimento di due dei quattro indagati. La difesa ha sottolineato che gli accertamenti tecnici sui cellulari hanno sminuito il ruolo degli indagati, anzi per 2 di loro sono emersi la mancanza di pregressi contatti con i trafficanti libici e un coinvolgimento limitato alla fase successiva all'imbarco.

Ora servirà capire la sorte degli altri due uomini accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'indagine finora condotta ha permesso di appurare che le condizioni di sicurezza a bordo sono state del tutto assenti. Un fatto, questo, oggettivamente messo in luce dalla mancanza di qualsiasi dispositivo di sicurezza e dalla carenza di acqua e cibo a sufficienza per tutti i trasportati.

Nella sua nota, la polizia ha dichiarato che durante le indagini è stato raccolto "un cospicuo quadro probatorio attraverso le dichiarazioni dei migranti e l’analisi dei dispositivi elettronici in uso agli stessi".

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