A Milano centri sociali in strada a 20 anni dalla morte del “compagno” Dax

Centinaia di persone da tutta Europa si sono ritrovate a Milano per partecipare agli eventi in memoria di Davide "Dax" Cesare, morto nello 2003

A Milano centri sociali in strada a 20 anni dalla morte del “compagno” Dax

Circa 700 persone si sono riunite questa sera a Milano in corteo per l'iniziativa promossa dalla rete antifascista Dax Resiste, in occasione del ventennale dell'omicidio di Davide "Dax" Cesare, il militante dell'ex centro sociale Orso di via Gola, ucciso il 16 marzo 2003. La manifestazione è partita da via Brioschi e si è diretto in via Gola ma nel percorso ci sono stati alcuni momenti di tensione, quando sono stati esplosi dei petardi in corso San Gottardo, all'altezza di via Tabacchi, dove ha sede il commissariato di Porta Ticinese.

La tensione è stata gestita molto bene dagli uomini delle forze dell'ordine, che fin dal pomeriggio hanno presidiato e blindato la zona dei Navigli anche con alcuni uomini in tenuta antisommossa per questione di sicurezza. Il commissariato di Porta Ticinese è stato recintato dagli agenti all'altezza di via Tabacchi, all'angolo con via Brioschi, con un cordone di reti di protezione per evitare qualsiasi contatto fisico con gli antagonisti.

Tra i presenti al corteo anche il fumettista Zerocalcare. Durante il passaggio del corteo, diverse vetrine di negozi e banche di corso San Gottardo sono state imbrattate dai manifestanti con alcune scritte, tra cui "Dax vive", e "Dax odia ancora". I manifestanti hanno intonato anche canti e cori come "Tout le monde dèteste la police" ossia "Tutto il mondo odia la polizia". Erano presenti al corteo anche numerosi esponenti stranieri, arrivati a Milano da tutta Europa per partecipare alla manifestazione, che rimarranno in città anche nei prossimi giorni, quando sono previste nuove manifestazioni.

Il corteo, iniziato con poche centinaia di persone, è cresciuto man mano che avanzava, con nuovi ingressi che lo hanno ingrossato tra rabbia e cori contro la polizia. La rete antifascista "Dax Resiste" è arrivata sventolando bandiere e fumogeni rossi, mentre alcuni fiori sono stati deposti sotto la targa commemorativa di fianco al pub dove Dax fu ucciso.

Prima del corteo è stato proiettato il documentario "Brucia ancora dentro" sui vent'anni dall'omicidio e sugli scontri con le forze dell'ordine avvenute all'ospedale San Paolo, dove Dax era stato trasportato in condizioni disperate.

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