Minacce alla famiglia e foto a testa in giù: lettera choc alla candidata di centrodestra

La polizia di Mirandola (Modena) sta indagando sulla lettera minatoria recapitata al vice-sindaco uscente nonché candidata a sindaco del centrodestra. "Faremo passare a te e alla tua famiglia la voglia di esserti candidata" si legge nella missiva, corredata da una foto della candidata a testa in giù

Minacce alla famiglia e foto a testa in giù: lettera choc alla candidata di centrodestra
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Una lettera anonima contenente una vera e propria minaccia diretta a lei e alla sua famiglia, corredata da una sua foto a testa in giù. Questo è quel che ha ricevuto nelle scorse ore Letizia Budri, vice-sindaco uscente nonché candidata a sindaco del centrodestra a Mirandola (una realtà comunale di circa 24mila abitanti situata in provincia di Modena). E a seguito dell'accaduto, la diretta interessata si è recata presso il commissariato locale per sporgere denuncia: sarà adesso compito della polizia indagare con l'obiettivo di risalire agli autori della missiva e nelle prossime ore potrebbero esserci nuovi sviluppi. Budri ha intanto fatto sapere di aver in passato già ricevuto lettere di carattere denigratorio (sulle quali aveva tuttavia preferito sorvolare) e di aver voluto denunciare stavolta anche alla luce di quelle precedenti missive.

"Dopo aver ricevuto due lettere dai toni denigratori nei mesi scorsi, per cui non ho ritenuto di sporgere denuncia, ma che ho portato con me in commissariato - ha scritto sulla propria pagina Facebook a tal proposito, mostrando la lettera ricevuta - ed aver soprasseduto al commento Facebook di un esponente della sinistra giovanile che auspicava l’intervento delle Brigate Rosse, con la presente lettera, recapitata nella mia cassetta della posta e nella quale è riportato testualmente “faremo passare a te e alla tua famiglia la voglia di esserti candidata”, ritengo si sia davvero oltrepassato ogni limite". La lettera in oggetto, oltre alla frase minacciosa sopracitata, conteneva oltretutto sul medesimo foglio una foto della stessa Budri a testa in giù. Un'evidente intimidazione di stampo politico, forse opera di esponenti della sinistra più estrema.

Tanto più che a Mirandola le elezioni non sono ancora finite: fra un paio di giorni gli elettori saranno nuovamente chiamati alle urne per il ballottaggio delle comunali, che vede proprio Budri ed il centrodestra sfidare il candidato a sindaco del centrosinistra Carlo Bassoli. "Ho deciso di rendere pubblico questo ultimo episodio perché rispetto a commenti impropri o a offese di vario tenore, sulle minacce non si può e non si deve minimizzare - ha concluso Budri, ribadendo l'intenzione di non farsi intimidire - auspico che in tutti prevalga il senso di responsabilità, in queste ultime ore di campagna elettorale, così come in ogni tipo di relazione.

Ora il commissariato procederà con le indagini del caso. Una cosa è certa: nonostante l’amarezza, non mi farò intimorire da un atto di tale viltà. Il mio impegno e la mia determinazione non verranno mai meno".

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