![Sui tetti di notte col passamontagna. E il giudice allevia la pena: "Faceva parkour"](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/01/1738434667-azs3g51p0mzhzbpw1kqf-ansa.jpeg?_=1738434667)
Indossava una maglia nera, pantaloni neri e in testa aveva passamontagna: in piena notte tra i tetti di Bologna, un 27enne (di cui non è stata resa nota la nazionalità) non stava tentando di entrare in un appartamento ma stava facendo parkour. È questa la motivazione con la quale un giudice di Bologna ha derubricato l'accusa mossa nei suoi confronti dai carabinieri da tentato furto a violazione di domicilio. Tutto inizia quando un residente di piazza San Martino chiama l'Arma per segnalare la presenza di un uomo che, vestito tutto di nero, con uno zaino in spalla e una tocia, passeggiava sul suo tetto. L'aveva notato dall'abbaino e la circostanza gli era sembrata alquanto insolita, motivo per il quale ha lanciato l'allarme.
I carabinieri si sono precipitati sul posto e sono saliti sul terrazzo condominiale per raggiungere l'improbabile Uomo ragno bolognese, che alla vista degli agenti ha pure cercato di nascondersi tra comignoli e tegole, ovviamente in modo del tutto inutile. Quando i militari sono riusciti a raggiungerlo, per tentare di guadagnarsi una via di fuga, il 27enne li ha anche spintonati. Fortunatamente, i carabinieri hanno dimostrato grande equilibrio e nonostante il precario equilibrio sono riusciti a non scivolare ma, anzi, hanno bloccato l'intrepido acrobata dei tetti, non senza dover ingaggiare una collutazione, consegnandolo al giudice per direttissima. Peccato che una volta a giudizio, chi doveva decidere si sia lasciato convincere che il 27enne, in piena notte e con la torcia si stava solo divertendo a fare le acrobazie sui tetti vestito come Arsenio Lupin.
"Il mio assistito è un appassionato di parkour. E quello stava facendo sopra al tetto: lo dimostra anche il fatto che non ha provato a entrare in nessuna abitazione, limitandosi a camminarci sopra", ha spiegato l'avvocato Paolo Rogari, difensore del 27enne. Addosso non gli è stata trovata refurtiva, nessun altro residente ha denunciato tentativi di effrazione e l'unico testimone l'ha visto solo camminare sul proprio tetto con lo zaino sulle spalle e il passamontagna.
Il giudice ha accolto la strana tesi dell'avvocato e così il fortunato 27enne ha ricevuto una condanna di 5 mesi e dieci giorni, pena sospesa, per la resistenza opposta ai militari. Visto l'esito, i carabinieri hanno rischiato la vita per fermare quello che per il giudice è solo un acrobata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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