Ocean Viking sotto sequestro a Bari: ha violato il decreto Piantedosi

Nuovo sequestro amministrativo (il terzo) per la nave della Ong Sos Mediterranèe

Ocean Viking sotto sequestro a Bari: ha violato il decreto Piantedosi
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Ocean Viking, la nave norvegese della Ong Sos Mediterranèe, è stata posta sotto sequestro amministrativo, a Bari, per aver deviato dal suo tragitto verso il porto sicuro del capoluogo pugliese al fine di soccorrere alcuni migranti. La notizia è stata resa nota dalla stessa Ong. La Ocean Viking era giunta nel porto di Bari ieri, sabato 30 dicembre, facendo sbarcare 244 migranti. Il sequestro è avvenuto tenendo conto delle disposizioni previste dal decreto Piantedosi.

L’accusa rivolta ad Ocean Viking è di non aver rispettato l’ordine di "dirigersi senza indugi, alla massima velocità e seguendo una rotta diretta" verso il porto sicuro assegnato per lo sbarco dei migranti. L'Ong Sos Mediterranèe replica asserendo di aver ritenuto che la decisione di soccorrere 70 migranti in difficoltà su un barcone che si trovava a 15 miglia nautiche di distanza rappresentasse una violazione di quelle istruzioni. In seguito, quando è stata rettificata la posizione esatta del barcone da cui era partito l’Sos (60 miglia nautiche più a nord), la Ocean Viking ha rinunciato al salvataggio riprendendo la rotta per Bari, per far sbarcare i 244 migranti raccolti nei tre salvataggi coordinati con le autorità libiche e italiane.

Anita, la coordinatrice delle operazioni di salvataggio della Ocean Viking, prende di mira la normativa italiana definendo il decreto Piantedosi "inutile, arbitrario e discriminatorio". E rincara la dose: rappresenta "un nuovo tentativo del governo di un Paese europeo di impedire l’assistenza alle persone in difficoltà". E ancora: "È concepito per tenere le navi dei soccorritori lontane dal Mediterraneo centrale per lunghi periodi e questo comporta inevitabilmente più morti in mare". Conclude affermando che "se rispettare il diritto internazionale del mare è un reato, allora noi siamo colpevoli".

Che succede ora alla nave

La nave aveva già subito lo stesso provvedimento a metà novembre nel porto abruzzese di Ortona. In quel caso la nave di Sos Mediterranèe era dovuta restare in stato di fermo amministrativo 20 giorni, sempre per aver violato il decreto Piantedosi allungando il tragitto verso il porto sicuro per compiere un altro soccorso. Un terzo fermo amministrativo era scattato a metà a luglio a Civitavecchia, dopo uno sbarco umanitario, in quel caso motivato con "irregolarità relative alla sicurezza della navigazione, riscontrate a seguito di attività di verifica a bordo svolta dagli ispettori specializzati". In particolare era stato rilevato che una parte dell’equipaggio "non possedeva le abilitazioni necessarie per la gestione dei mezzi di salvataggio presenti a bordo".

Lo sbarco del 30 dicembre

Dei 244 migranti sbarcati dalla Ocean Viking a bari, 115 resteranno nei centri di accoglienza pugliesi, per gli altri invece è previsto il trasferimento in Calabria.

Tra i migranti soccorsi dalla nave norvegese ci sono anche due donne incinte (in buone condizioni) e 29 minorenni: 13 sono siriani e libanesi di età compresa tra i 2 e gli 11 anni e altri 16 non accompagnati provenienti da Siria, Bangladesh e Pakistan con un’età superiore ai 16 anni.

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