Olio bollente sugli agenti a Cuneo: ancora tumulti nelle carceri italiane

Nuovi disordini nelle carceri, stavolta a Cuneo, dove detenuti extracomunitari si sono affrontati per il controllo degli spazi detentivi. Feriti due agenti

Olio bollente sugli agenti a Cuneo: ancora tumulti nelle carceri italiane
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Ancora disordini nelle carceri italiane: questo è un periodo durante il quale le case circondariali del nostro Paese sono in tumulto e il sovraffollamento, come spiegato da Leo Beneduci a il Giornale, segretario generale del sindacato Osapp della Polizia Penitenziaria, non è l'unica ragione scatenante. L'ultimo caso si è registrato nel carcere di Cuneo, uno dei più tumultuosi. L'agitazione è iniziata attorno alle 15 ed è terminata verso le 19, chiedendo il massimo sforzo agli agenti. I disordini sono scoppiati nella prima sezione del padiglione ordinario.

"I detenuti quasi tutti extracomunitari si sono affrontati tra loro per faide interne legate al controllo degli spazi detentivi, poi si sono rifiutati categoricamente di rientrare nelle proprie celle tanto che è stato chiamato in forze il personale libero dal servizio (senza essere tra l’altro reperibile)", ha spiegato Beneduci, raccontando quanto accaduto all'interno della struttura. "Successivamente e dopo essere stati divisi (si sono azzuffati e se le sono date di santa ragione) dal personale di polizia penitenziaria, i detenuti (alcuni) hanno riscaldato pentolini di olio bollente lanciandolo all’indirizzo degli agenti e degli altri detenuti", ha proseguito il segretario generale del sindacato Osapp. Come si vede dalle immagini, gli agenti sono stati ustionati dall'olio bollente e hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche, con prognosi di 10 e di 15 giorni.

"La situazione del carcere di Cuneo è fuori controllo ed è identica a quella di altre strutture penitenziarie italiane. Non riusciamo però a comprendere come mai nessuno intervenga. Perché l’amministrazione penitenziaria centrale è silente e lascia il personale completamente abbandonato a se stesso", si legge ancora nella nota del sindacato Osapp, in cui viene sottolineato che "servono misure e provvedimenti immediati oltre che concreti. Basta slogan, basta chiacchiere il personale e’ completamente stufo di subire tanta immotivata violenza. Il personale del Corpo è davvero stanco di subire continue vessazioni ed è giunto al limite di qualsiasi possibile sopportazione", conclude Beneduci.

Il segretario, nella sua nota, ha quindi invocato l'intervento del ministro della Giustizia: "È ora che il Ministro Nordio intervenga affinché si dia una reale e immediata svolta considerato che il sistema penitenziario Italiano è al completo sfascio e la polizia penitenziaria è stremata".

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