"Zancan? Ha fatto benissimo a sparare". L'affondo di Cruciani a Fuori dal Coro

Per il conduttore e giornalista non c'è dubbio: l'imprenditore si è lecitamente difeso contro l'aggressione subita all'interno della propria azienda

"Zancan? Ha fatto benissimo a sparare". L'affondo di Cruciani a Fuori dal Coro
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Giuseppe Cruciani, ospite della trasmissione televisiva Fuori dal Coro, non ha dubbi: Roberto Zancan oggetto di numerose aggressioni negli anni da parte di bande di rapinatori senza scrupoli, ha fatto benissimo a difendere se stesso e la propria attività utilizzando ogni modo a sua disposizione.

Per il conduttore radiofonico, quindi, si tratta senza ombra di dubbio di legittima difesa, dal momento che l'orafo vicentino non aveva alcun'altra possibilità per proteggere la propria azienza. L'imprenditore, impaurito per i continui assalti, oltre che esasperato dalle incursioni dei malviventi, si era infatti deciso ad acquistare una pistola, regolarmete detenuta, e con quella aveva aperto il fuoco contro i banditi in occasione dell'ennesimo tentativo di rapina con scasso nella sua azienda di gioielli a Ponte di Nanto.

Dopo l'incursione, come raccontato dallo stesso Zancan, i carabinieri avevano sottoposto a sequestro la sua pistola nonché le munizioni che deteneva all'interno di casa: oltre il danno la beffa, dato che l'imprenditore era stato anche denunciato."Non bastava solo il sequestro della pistola per porto ingiustificato d'armi", ha scritto su Facebook l'orafo, "ma anche la notifica di una denuncia per detenzione illegale di armi (reati assoggettati solo ai delinquenti)"."Mi continuò a chiedere perché perché ma perché! Cosa ca**o dovevo fare in alternativa? Perché noi onesti dobbiamo continuare a subire le pene dell’inferno quando i farabutti continuano indisturbati?".

Zancan, presente anch'egli in trasmissione insieme a Cruciani, ha raccontato brevemente i fatti: "Alle 2 e 15 sul telefono stavo vedendo che questi individui erano già dentro la mia proprietà, se n'è accorta anche mia moglie", ricorda l'imprenditore, "io ho preso l'arma che detengo regolarmente a casa, così come in azienda, per andare a difendermi".

Si può parlare di legittima difesa? È ingiusto quanto accaduto all'orafo? Giuseppe Cruciani si schiera apertamente al suo fianco:"Ha fatto benissimo a sparare", considera il giornalista, "d'altra parte uno se viene aggredito da 10 persone all'interno della propria azienda che corrisponde alla propria vita, alla propria attività commerciale, fa benissimo a difendersi in tutti i modi possibili e immaginabili".

Tra l'altro, spiega ancora il conduttore radiofonico, Zancan, in possesso di regolari autorizzazioni, ha semplicemente usato delle armi da fuoco legalmente detenute. Poi arriva l'affondo contro le istituzioni:"In questo caso lo Stato si comporta in maniera burocratica, assurda nei confronti di una persona che non ha fatto nulla, non ha precedenti", aggiunge Cruciani, "ma semplicemente vuole proteggere il suo lavoro e ha bisogno anche delle armi per difendersi dai malviventi". "E che cos'è che fa lo Stato? Gli toglie le armi, che è uno dei modi in cui lui si è difeso dai malviventi, io lo trovo incredibile", affonda ancora il giornalista.

"Giuseppe, il governo ha approvato il Decreto sicurezza", dice il conduttore Mario Giordano rivolgendosi al suo ospite, "qualcuno già parla di deriva autoritaria".

"Non so se funzionerà", replica scuotendo il capo il conduttore radiofonico,"ma la cosa sicura è che non c'è nessuna deriva autoritaria in Italia dove tutti possono fare quello che vogliono, come anche il caso Zancan dimostra".

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