Ora legale, quando portare avanti le lancette e quanto si risparmia in bolletta

Torna l'ora legale. Tra sabato 29 e domenica 30 marzo, alle due di notte, le lancette andranno spostate in avanti di 60 minuti, con un grande risparmio energetico (e anche qualche problema di salute)

 Tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti
 Tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti
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Tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 torna come ogni anno l'ora legale e alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti mentre si aggiornerà automaticamente sugli smartphone. Questo significa che almeno domenica dormiremo un'ora in meno ma potremo godere di luce naturale più a lungo, almeno fino a domenica 26 ottobre 2025 quando tornerà l'ora solare.

Quanto risparmieremo

Se ogni anno questo spostamento crea piccoli problemi di salute, la consolazione arriverà con le bollette che verranno alleggerite. Conti alla mano il risparmio è stato stimato in 75 milioni di euro e i benefici si vedranno anche sull'ambiente con una diminuzione sostanziale delle emissioni di C02, solo lo scorso anno c'è stato un risparmio pari a 160 mila tonnellate. Ma non solo, negli ultimi 20 anni (dal 2004 al 2024) il risparmio è stato di 2,2 miliardi di euro pari a 12 miliardi di kilowattora (kWh). Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale: "nei sette mesi di ora legale nel 2024, il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 340 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 130 mila famiglie".

I problemi di salute

Se la consolazione arriva dal risparmio delle bollette lo stesso non si può dire per la nostra salute come spiegato il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Alessandro Miani: "Il passaggio ora legale/ora solare e viceversa determina ripercussioni negative sulla salute umana. Si altera la ritmicità circadiana, ossia l’orologio biologico del nostro organismo che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore".

Miani aggiunge poi: "Il mancato rispetto di questi ritmi naturali ha effetti sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca: diversi studi hanno attestato una correlazione tra cambio di orario e patologie cardiache, con l’Università di Stoccolma che ha riportato un'incidenza del +4% di attacchi cardiaci nella settimana successiva al passaggio al nuovo orario".

Il sonno

Sempre Miani spiega: "Si registrano poi problemi del sonno in una consistente fetta di popolazione, con conseguenze negative su concentrazione e umore e quindi su rendimento scolastico, efficienza sul lavoro, relazioni personali, ecc. Altri studi hanno poi certificato una correlazione tra il passaggio da ora legale a ora solare e l’incremento di incidentalità stradale e sul lavoro, mentre una ricerca condotta in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nelle prime settimane di cambiamento dell’orario".

Cosa è l'ora legale

Si tratta di una convenzione per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo e risparmiare in termini di energia elettrica.

L’ora legale è nata proprio per favorire il risparmio energetico in tempi di crisi e l’Italia l’ha adottata per la prima volta durante la Prima guerra mondiale nel maggio 1916, con interruzioni tra il 1921 e il 1939 e, poi, tra il 1948 e il 1965.

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