Daniela Lo Verde, arrestata questa mattina con le pesanti accuse di peculato e corruzione, è la dirigente scolastica della scuola Giovanni Falcone dello Zen di Palermo. Fino a ieri era considerata la “preside antimafia”, che ogni giorno - assieme al suo corpo docenti - si batteva contro la sempre più presente dispersione scolastica e l'analfabetismo in una delle zone più pericolose del capoluogo siciliano. Oggi invece è accusata di aver sottratto beni alimentari, pc, table e smartphone acquistati con i fondi europei.
Famosa durante la pandemia
La sua battaglia è iniziata durante il primo lockdown voluto dal governo Conte, (quando molti bambini non potevano collegarsi da remoto per seguire le lezioni perché non avevano un wifi a casa) e ha avuto una eco gigantesco, arrivando addirittura all’interno delle stanza del Quirinale. Tanto da convincere nel giugno del 2020 il presidente Sergio Mattarella a nominare Lo Verde Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. La donna, sempre nei primi mesi di pandemia, lanciò una raccolta fondi utilizzando anche il conto corrente della scuola per mettere a disposizione delle famiglie degli alunni più bisognosi dei buoni spesa. “La nostra scuola scende in campo per venire incontro alle famiglie disagiate che vivono nel quartiere promuovendo una raccolta fondi che servirà ad acquistare una spesa solidale – scriveva due anni la la preside Daniela Lo Verde su Facebook - Stamattina abbiamo dato i primi buoni. Ho pianto vedendo le foto dei miei alunni con la spesa. Non potevamo proporre lezioni, raccontare favole con le tavole vuote. La mia idea di scuola è quella di essere una comunità. In questi giorni ho ascoltato mamme disperate. Mai ho toccato con mano così tanta povertà”.
La scuola trasformata in un hub vaccinale
Sempre durante l'emergenza Covid-19 la dirigente scolastica trasformò per tre volte il plesso della scuola Falcone in un hub vaccinale, l'ultima volta fu nel gennaio del 2022. “Siamo in overbooking, dovranno mandare più personale di quanto previsto inizialmente - diceva Daniela Lo Verde pochi giorni prima del ritorno a scuola in presenza -. Il tempo non basta mai per ascoltare le esigenze di tutti. Però ne vale la pena e facciamo il possibile per evitare di tenere chiusa la scuola. Certo - lamentava la preside - se ci consegnassero le mascherine Ffp2 che aspettiamo da inizio anno”.
Si definiva una preside di frontiera
Quest'anno la dirigente scolastica ha iniziato il suo decimo anno alla guida dell’istituto comprensivo statale Giovanni Falcone che si trova in via Marchese Pensabene una delle principali piazze di spaccio di Palermo. La donna, non molto tempo fa aveva sostenuto di aver scelto di restare allo Zen per provare a trasformare la scuola in un vero e proprio punto di riferimento per i giovani del quartiere.
“Nelle scuole di frontiera - aveva dichiarato Daniela Lo Verde due mesi fa - la figura stabile del dirigente è spesso l'unico presidio e punto di riferimento del territorio Quello che proviamo a fare è essere dei modelli per loro, accoglierli e provare a indirizzarli verso nuove prospettive di vita, anche alla scoperta di passioni o talenti che spesso hanno ma che non sanno neanche di avere. La scuola li deve mettere nella condizione di poter scegliere”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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