Dopo lo stupro l'umiliazione: schiaffeggiata in strada dall'ex fidanzato

Palermo, l'ex fidanzato avrebbe schiaffeggiato la ragazza vittima dello stupro del Foro Italico davanti a tutti. Si potrebbe trattare di una ritorsione nei confronti della ragazza che aveva denunciato la violenza di gruppo

Dopo lo stupro l'umiliazione: schiaffeggiata in strada dall'ex fidanzato
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Oltre il danno, la beffa. C'è un nuovo risvolto nella torbida vicenda che ha portato all'arresto di sette persone per lo stupro di gruppo di Palermo. La vittima sarebbe stata schiaffeggiata dal suo ex fidanzato in una strada di Borgo Vecchio la sera dell'8 agosto, ovvero una decina di giorni dopo i primi tre arresti per lo stupro di gruppo di cui sarebbe stata vittima al Foro Italico, la notte del 7 luglio, e meno di una settimana prima della seconda ordinanza di custodia cautelare, che per lo stesso reato aveva fatto finire in carcere altri 4 ragazzi.

La notizia è stata pubblicata da Palermo Today e ridisegnerebbe totalmente la vicenda facendo presagire che il fidanzato fosse consapevole dello stupro o che ci fosse stato un accordo tra uno dei ragazzi e l'ex fidanzato. Il campo delle ipotesi è vasto, ma il gesto del ragazzo che sulla carta avrebbe dovuto tutelare la propria ragazza fa credere che si potrebbe trattare di una ritorsione nei confronti della ragazza che ha denunciato i suoi aguzzini il giorno dopo lo stupro. Sull'episodio, che ha fatto scattare il "codice rosso", indagano i carabinieri che hanno soccorso la diciannovenne. Intanto la Procura di Palermo prosegue le indagini, è stato richiesto l'incidente probatorio, necessario per risentire la ragazza e ricostruire la dinamica esatta di quella terribile notte.

Codice Rosso

L'obiettivo principale della legge è garantire una risposta più rapida alle denunce di violenza di genere. Una risposta tempestiva, cruciale per proteggere le vittime da ulteriori abusi e per garantire loro una maggiore sicurezza. Proprio perché spesso le vittime di violenza sono minacciate o subiscono pressioni da parte degli autori dei reati, che possono essere partner o ex partner. Il Codice Rosso rafforzato mira a fornire una protezione più efficace in queste situazioni.

Gli stupratori e la vittima

Intanto sei dei sette arrestati per lo stupro di Palermo sono reclusi nelle carceri siciliane, dopo una prima detenzione nell'istituto penitenziario di Pagliarelli che ne ha chiesto il trasferimento dopo le proteste degli altri detenuti.

Tra questi uno di loro è recluso al carcere Malaspina, perché al momento del fatto era ancora minorenne. La ragazza si trova in una comunità protetta, erano intervenuti i carabinieri e la sua denuncia ha fatto scattare il "codice rosso".

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