Caso Hasib: fermato un poliziotto e indagati 4 colleghi

Per il poliziotto arrestato l'accusa è di torture e di falso ideologico, che viene imputato a vario titolo anche agli altri insieme a quella di depistaggio

Caso Hasib: fermato un poliziotto e indagati 4 colleghi

Sviluppi nel caso di Hasib Omerovic, il 36enne precipitato il 25 luglio scorso dalla sua abitazione nel corso di una perquisizione delle forze dell'ordine. I poliziotti della squadra mobile hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un agente del commissariato di Primavalle accusato di aver aggredito e picchiato l'uomo. Per lui l'accusa è di tortura e di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.

La misura cautelare agli arresti domiciliari non è l'unica notificata quest'oggi agli agenti impegnati in quell'operazione. Altri quattro avvisi di garanzia sono stati consegnati ad altrettanti poliziotti indagati a vario titolo per falso ideologico in atti pubblici e depistaggio. Per loro sono scattate quest'oggi le perquisizioni. Al poliziotto per il quale sono scattati gli arresti domiciliari, nel capo di imputazione, viene contestato di avere, "con abuso dei poteri e in violazione della funzione, nel corso dell'attività volta all'identificazione" di Omerovic, e con "il compimento di plurime e gravi condotte di violenza e minaccia" causato all'uomo, affetto da sordomutismo, "un verificabile trauma psichico, in virtù del quale precipitava nel vuoto dopo aver scavalcato il davanzale della finestra della stanza da letto nel tentativo di darsi alla fuga per sottrarsi alle condotte violente e minacciose in atto nei suoi confronti".

Il gip ha ricostruito quanto accaduto all'interno dell'abitazione in base alle testimonianze e alle dichiarazioni dei presenti. Da qui ha evinto la condotta violenta dell'agente, che ha fatto scattare l'arresto. L'accusa di falso ideologico per lui e per gli altri agenti, invece, deriva dall'annotazione redatta dopo le attività eseguite nell'appartamento di Hasib Omerovic. In particolare, secondo il gip, i poliziotti avrebbero omesso di indicare tutte le condotte poste in essere durante l'intervento. Si legge nel capo d'accusa che "attestavano falsamente lo svolgimento delle operazioni compiute all'interno dell'appartamento".

Ezio Damizia, il gip di Roma che ha firmato l'ordine l'arresto, scrive nella sua nota: "Gli accadimenti sono indubbiamente di entità grave, commessi in spregio della funzione pubblica svolta, nonché violando fondamentali regole di rispetto della dignità umana. I ripetuti atti di violenza e minaccia appaiono del tutto gratuiti".

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