Una situazione sempre più al limite quella del caro voli, e c'è già chi ha deciso di rinunciare a certe mete proprio a causa delle esagerate richieste di alcune compagnie aeree. Isole come Sicilia e Sardegna sono ormai divenute irraggiungibili a causa dei costi eccessivi per il viaggio. Basti pensare, come riportato da Il Messaggero, che un volo aereo come Linate-Olbia per quattro persone (una famiglia tipo) è arrivato a costare circa 820 euro. Una cifra ben più elevata di una Milano-New York. Stesso discorso, più o meno, per quanto riguarda la Sicilia. Il viaggio Roma-Palermo può arrivare a costare almeno 400 euro a persona.
Stando a una valutazione effettuata da Assoutenti, i prezzi dei voli sono saliti del 50% soltanto in questo ultimo anno. E non ci sono ragioni che possono giustificare tali aumenti, perché il costo del carburante non è più ai livelli di crisi di mesi fa.
Prezzi da capogiro
Dati Istat alla mano, i prezzi più elevati si registrerebbero nelle tratte che collegano Roma e Milano alle città di Cagliari e Olbia per la Sardegna, e Palermo e Catania per il Sicilia. Le simulazioni lasciano basiti. Un viaggio programmato con partenza 12 agosto e ritorno 19 agosto per 4 persone può costare 729 euro per Milano-Cagliari e 800 euro per Milano-Olbia. Ancora peggio quando il collegamento è per la Sicilia. Nello stesso periodo, alle medesime condizioni, un volo Milano-Palermo può arrivare a costare quasi 900 euro.
Una situazione di questo tipo non è inammissibile, ecco perché si è fatto sentire il Garante dei prezzi, che ha convocato le compagnie aeree Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air, chiedendo un dossier dettagliato sull'andamento dei costi entro il 20 luglio. Il garante vuole conoscere le motivazioni: perché questi aumenti vertiginosi?
Cosa dicono gli esperti del settore
Secondo gli esperti del settore, il problema non risiede nei carburanti, il cui prezzo è crollato, ma del mercato. È la domanda, molto elevata, a determinare i prezzi. Le mete sono sempre più richieste, soprattutto dai turisti stranieri, e per contro sono gli italiani ad avere problemi. Lo scorso giugno, malgrado siano ritornati i numeri del 2019, in Sardegna e in Sicilia si è avuto un importante calo degli arrivi.
A godere di questa situazione sono le altre mete turistiche, come la Croazia, che sta sfruttando a proprio vantaggio la fuga di turisti dalle mete italiane. A quanto pare ha già tutto sold out.
Si attende il resoconto delle compagnie aeree. Intanto Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia, batte i pugni e si scaglia contro i prezzi degli aerei.
"Mi auguro che arrivi quantomeno una sanzione da parte dell'Antitrust che deve vigilare sulle anomalie come quelle avvenute per la Sicilia, dove si è determinato un cartello tra due compagnie, Ita e Ryanair, che con una intesa hanno lavorato sui prezzi al rialzo, non facendosi concorrenza", ha dichiarato il governatore, come riportato da Il Messaggero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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